Giovedì 31 gennaio, nella base militare di Perdasdefogu, si terrà il convegno “Il progetto Dass, distretto aerospaziale della Sardegna”.
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“Il progetto Dass, distretto aerospaziale della Sardegna”. E’ il simposio organizzato per giovedì 31 gennaio – a partire dalle 10.00 – nella sala cinema della base di Perdasdefogu. A promuovere l’evento la FLP Difesa – la federazione lavoratori e funzioni pubbliche della Sardegna – che intende mettere sotto i riflettori una grande opportunità in grado di produrre uno sviluppo economico futuristico nel rispetto dell’ambiente, mai verificatosi prima in Sardegna. La tavola rotonda vedrà protagonista il presidente del distretto aerospaziale Giacomo Cao. Il convegno, coordinato dal responsabile della Flp Difesa Antonio Perra, vedrà poi la partecipazione delle forze sindacali e politiche che si confronteranno sui progetti capaci di dare un impulso agli investimenti nell’Isola superando le criticità che rendono impossibile ulteriori sperimentazioni all’interno degli avamposti isolani.
«Il progetto Dass – Distretto Aerospaziale della Sardegna – è in grado di produrre uno sviluppo economico moderno nel settore tecnologico – spiega Antonio Perra – favorendo la nascita di nuove realtà industriali, anche attraverso una forte incentivazione alla collaborazione tra piccole medie imprese e il sistema della ricerca.»
Una piattaforma che si concentrerà su progetti di ricerca funzionali agli obiettivi del distretto, spostando le risorse su settori ben identificati e capaci di garantire occupazione e sviluppo. I settori di attività spaziano dai servizi avanzati di protezione civile e ambientale, per la sicurezza dei cittadini e il monitoraggio, previsione e gestione delle condizioni dell’ambiente terrestre attraverso lo sviluppo di programmi tecnologicamente all’avanguardia, sino allo sviluppo di una piattaforma nazionale di test, validazione e certificazione per sistemi aerei ed acquatici a pilotaggio remoto.
«La Sardegna si trova davanti ad un bivio e un’occasione irripetibile, visto che si tratta di un progetto di caratura internazionale. Auspichiamo che la Regione possa garantire l’attuazione di questi programmi.»
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