Dal Comitato Porto Solky e Italia Nostra Sardegna, un nuovo forte “NO” al progetto del nuovo ponte inserito nelle opere del Piano Sulcis.
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Un nuovo forte “NO” al progetto del nuovo ponte inserito nelle opere del Piano Sulcis, per il quale sono stati previsti 57,5 milioni di euro di investimenti e un ancora più forte “SI'” al progetto di un porto turistico polifunzionale, ritenuto base imprescindibile per il rilancio socio-economico dell’Isola e dell’intero Sulcis, sono stati gridati questa mattina nel corso di un sit-in con conferenza stampa tenuto dal Comitato Porto Solky e da Italia Nostra Sardegna, due delle associazioni che si battono da tempo per la rimodulazione delle risorse del Piano Sulcis.
Rolando Marroccu, uno dei tre portavoce del Comitato Porto Solky, e Graziano Bullegas, presidente di Italia Nostra Sardegna, hanno posto in evidenza «tutte le anomalie ed incongruenze comprese nelle opere progettate che affossano, anziché rilanciare le opportunità di sviluppo del territorio». Sono stati mostrati a tutti i presenti, il tracciato originale del nuovo viadotto di 2 km che«taglierà in due le aree portuali e sposterà l’uscita del paese nella zona artigianale ed il tracciato della sproporzionata circonvallazione che devasterà il territorio e frantumerà le proprietà a causa dei numerevoli espropri, e la reale impostazione che il Piano Sulcis vuole dare al porto di Sant’Antioco, ovvero abbandonare l’idea del porto turistico polifunzionale, per limitare l’attracco alle sole navi commerciali e militari».
I promotori dell’iniziativa hanno rimarcato, inoltre, «le vicissitudini delle aree ex Sardamag, oggi confluite in IGEA, per le quali, a fronte dei notevoli costi per il disinquinamento, non esiste nessun progetto per la loro valorizzazione», e proposto che quelle aree vengano trasferite al comune di Sant’Antioco, per la loro valorizzazione unitamente a quelle che si trovano oltre il tracciato del ponte, già di proprietà comunale.
Durante lo svolgimento del sit-in, abbiamo intervistato Rolando Marroccu, uno dei tre portavoce del Comitato Porto Solky, che ha esposto nei minimi dettagli la loro posizione e quello delle altre associazioni (Italia Nostra Sardegna, WWF e Gruppo di Intervento Giuridico) che si oppongono alla realizzazione del nuovo viadotto e della circonvallazione.
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