Flaei Cisl Sardegna: «Il 2025 rischia di essere il buco nero dell’energia in Sardegna».
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«Il 2025 rischia di essere il buco nero dell’energia in Sardegna.»
Esprime così la sua preoccupazione la segreteria regionale della Flaei Cisl Sardegna, la federazione che rappresenta i lavoratori elettrici,in merito alla prospettata chiusura delle centrali a Carbone proprio entro il 2025.
Nonostante la mobilitazione che è stata avviata dalla Flaei insieme alle altre organizzazioni sindacali di categoria e alle Confederazioni dopo i decreti del ministero dell’ambiente del novembre 2018, ancora non si vedono notizie positive su questo tema.
Il Governo prosegue nei suoi intenti, convocando le aziende interessate il 17 aprile prossimo al ministero dello Sviluppo Economico, e lasciando fuori i rappresentanti dei lavoratori, per discutere di come spegnere quei gruppi di produzione elettrica senza nel contempo chiarire come si garantirà all’Italia un servizio elettrico adeguato, economicamente conveniente e compatibile con l’impegno inderogabile al rispetto dell’ambiente.
Per la Sardegna il tracollo è quasi certo. Due impianti sono a rischio chiusura, quello di Fiumesanto di EP Produzione e quello del Sulcis di Enel. Ma proprio per la Sardegna sarebbero necessarie infrastrutture importanti per permettere anche nella nostra Regione il superamento dell’uso del carbone: avere la possibilità di utilizzare il gas metano come combustibile, costruire un solido collegamento elettrico con la penisola, riconvertire gli impianti termoelettrici proteggendo l’occupazione che quegli impianti di produzione oggi garantiscono. Per il sindacato elettrico della Cisl il futuro è sostenibile se mette insieme le esigenze ambientali, economiche e sociali di un settore e dell’intera Regione Sardegna.
Occorre, secondo la Flaei Cisl regionale, coinvolgere immediatamente le due Aziende elettriche presenti in Sardegna per capire come vogliono, insieme al Sindacato, trasformare quegli impianti di produzione e che garanzie danno alla Sardegna sotto il profilo ambientale ed occupazionale.
Nello scorso mese di gennaio, il Consiglio regionale si era espresso su questi temi con un apposito ordine del giorno. Si tratta ora di riprendere, insieme alla nuova Giunta regionale – conclude la segreteria regionale della Flaei Cisl – Sardegna, la battaglia unitaria per garantire alla Sardegna un futuro di “luce sostenibile” e non il buio del disastro economico.
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