Da 2 anni, a Musei, acqua sempre potabile, grazie all’impianto di trattamento delle acque di sorgente.
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E’ un bilancio più che positivo quello dei primi due anni di attività dell’impianto di filtraggio all’avanguardia installato due anni fa a Musei che ha consentito di liberare il paese dai problemi di potabilità legati all’intorbidimento delle sorgenti di Guttureddu e San Giovanni. Le ordinanze di non potabilità sono ormai un lontano ricordo: il sistema completamente automatizzato entrato in funzione nella primavera del 2017 ha reso un lontano ricordo i lunghi mesi di ordinanze che limitavano l’utilizzo dell’acqua in rete. Anche le ultime analisi effettuate lo scorsa settimana confermano il drastico abbattimento di tutti i parametri chimici e la totale assenza di elementi microbiologici.
D’intesa col Comune, Abbanoa aveva studiato una soluzione che desse il migliore risultato senza attendere i tempi lunghi della realizzazione di eventuali nuovi acquedotti la cui costruzione avrebbe richiesto diversi anni tra progettazione, reperimento fondi e realizzazione. I tecnici del Gestore unico, invece, avevano messo a punto un progetto che prevedesse la costruzione di un impianto nei pressi delle serbatoio di via Domusnovas con un investimento da parte di Abbanoa di circa 200mila euro già disponibili.
E’ stata realizzata una vasca d’accumulo dell’acqua prelevata dalla sorgente che ha una capienza di 30 metri cubi. Due filtri con sabbie speciali trattano le impurità mentre una seconda vasca serve per la pulizia dei filtri. L’impianto è dotato anche di una sezione di dosaggio dei reagenti per la disinfezione mentre dei misuratori di portata e di torbidità consentono di regolare il processo di potabilizzazione in maniera automatica in base alla qualità dell’acqua in arrivo dalla sorgente. L’acqua adeguatamente ripulita viene mandata al serbatoio pensile, con una capacità di 250 metri cubi di risorsa idrica, e da qui distribuito nella rete del centro abitato al servizio delle utenze.
Sempre nel Sulcis Iglesiente, di recente Abbanoa ha avviato un nuovo impianto di filtraggio automatizzato nel vomune di Buggerru che ha consentito di raggiungere un risultato atteso da anni: è dei giorni scorsi la revoca dell’ordinanza di non potabilità che era in vigore dal 2014. In questo caso il problema era legato al parametro del piombo perché nel 2013 erano state introdotti a livello nazionale dei parametri più restrittivi: la stessa acqua che era sempre stata potabile venne dichiarata non più conforme. Grazie a un accordo a tre tra Comune, Abbanoa ed Ente di Governo d’Ambito è stato realizzato l’impianto di filtraggio che ha centrato anche in questo caso l’obiettivo.
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