Lunedì 24 giugno 2019, ore 13.45. Arrivo all’ospedale Sirai…
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Lunedì 24 giugno 2019, ore 13.45. Arrivo all’ospedale Sirai per visitare un’amica ricoverata nel reparto di Cardiologia. La paziente, arrivata in ospedale nella tarda mattinata di ieri con il servizio 118, nonostante il giorno festivo è stata assistita con grande cura e professionalità e, in poco più di 24 ore, ha ritrovato la forza e la voglia di sorridere. La mia visita è breve, meno di mezz’ora, saluto e lascio il reparto. Chiamo l’ascensore che tarda ad arrivare, allora decido di tornare al piano terra a piedi, attraverso le scale laterali, uno, due, tre piani e…al primo piano, trovo il portone di un’uscita di sicurezza, quello che dà verso la cappella, aperto…E’ in condizioni fatiscenti, come emerge chiaramente dalle fotografie allegate. La parte inferiore completamente arrugginita, un decadimento che arriva chiaramente da lontano, non un problema emerso ieri…
Mi chiedo come sia possibile che quel portone, in quello stato, sia ancora lì! Nonostante non sia un ingresso/uscita utilizzato dal personale e dai visitatori, è pur sempre un portone d’ingresso/uscita dell’ospedale Sirai…
Negli ospedali del territorio i problemi sono tanti, spesso di non facile soluzione, perché magari richiedono ingenti risorse…Ma quando i problemi richiedono risorse assai modeste per la loro soluzione, probabilmente basterebbe un pizzico di maggiore attenzione…
Giampaolo Cirronis
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