22 November, 2024
HomeRegioneAncora un rinvio per il rinnovo del contratto collettivo integrato dei dipendenti regionali, dura presa di posizione del sindacato autonomo #SADIRS.

Ancora un rinvio per il rinnovo del contratto collettivo integrato dei dipendenti regionali, dura presa di posizione del sindacato autonomo #SADIRS.

Palazzo della Regione 1 copia

Giovedì 24 luglio, su richiesta #S.A.Di.R.S./UIL, si è svolto l’incontro che avrebbe dovuto riguardare la contrattazione collettiva integrativa, purtroppo al tavolo si è presentato solo il D.G. del Personale, vogliamo stigmatizzare la volontà della delegazione trattante di evitare la discussione su un CCI che ad agosto 2014 scadrà definitivamente, ai sensi dell’art. 11 comma 1 del CCRL. L’ultimo e parziale CCI è stato firmato il 9 agosto 2010, l’unico CCI completo è datato 28 febbraio 2007.

«Ancora una volta la discussione è stata infruttuosa – scrive in una nota Luciano Melis, segretario generale del #Sindacato Autonomo dei dipendenti della Regione Sardegna – infatti il Direttore Generale del Personale ha ribadito che in base al Decreto Legislativo 150/2009 ritengono che alcuni istituti demandati alla contrattazione integrativa non sono più applicabili e a tal proposito, ci è stato consegnato un documento elaborato dagli uffici che vi alleghiamo, in cui hanno riportato i principi richiamati dal D.lgs 150/2009. Abbiamo fatto presente che proprio il D.lgs 150/2009 all’art. 1 individua le Amministrazioni a cui si applica lo stesso (le amministrazioni pubbliche di cui all’art. 2 comma 2 del D.lgs 165/2001). Lo sanno anche i sassi che tra quelle amministrazioni non vi è la Regione Sardegna.»

«Il documento consegnato – aggiunge Luciano Melis – nulla dice se non un richiamo generico del D.lgs 150/2009, che altro non fa che rimandare al D.lgs 165/2001 che ripetiamo nulla ha a che vedere con noi, visto che, ai sensi dell’art. 3 dello Statuto Sardo (norma Costituzionale), il rapporto di lavoro dei dipendenti regionali è regolamentato dalla L.R. 31/1998.  Ci saremmo aspettati una relazione tecnico giuridica predisposta dall’Area Legale della Regione, a supporto delle loro affermazioni, che secondo noi non hanno nessun fondamento.»

«A tal proposito – sottolinea ancora Luciano Melis – troviamo molto interessante il parere dell’Ufficio Legale e Legislativo della Regione Sicilia del 4/12/2009, che ricalca il nostro pensiero, ribadendo infatti che l’applicazione delle singole norme è regolamentato dalla L.R. Siciliana n. 10/2000 (simile alla nostra L.R. 31/1998), che disciplina la contrattazione dei dipendenti regionali, e precisa: “Lo Stato non può appropriarsi di una materia statutariamente spettante alla Regione Siciliana” (la disciplina dei rapporti di impiego del proprio personale) guarda caso come la Regione Sardegna, invitando i Legislatori della Regione eventualmente a legiferare. Riteniamo che ancora una volta gli uffici vogliono sostituirsi ai politici dando interpretazioni che non gli competono e di fatto bloccando il diritto delle OO.SS. a negoziare.»

«Tale atteggiamento è intollerante – conclude il segretario generale del #SADIRS – ancora una volta si gioca a perder tempo, pertanto, se ai primi di settembre non si riaprirà la contrattazione, avvieremo tutte le azioni per difendere i nostri diritti e quelli di tutti i dipendenti, siamo stanchi di essere il bersaglio preferito sia degli organi di informazione e ora anche del nostro datore di lavoro.»

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