È stato presentato stamane il secondo “How to Film the world”, rassegna biennale nata dall’esperienza del “Carbonia Film Festival”.
È stato presentato stamane il secondo “How tofilm the world”, rassegna biennale nata dall’esperienza del “Carbonia Film Festival”. Saranno quattro giornate di proiezioni, incontri con gli autori, masterclass e buona musica. Da giovedì 10 a domenica 13 ottobre, nel cuore del Sulcis, 13 ospiti dall’Italia e dal mondo tra autori, montatori, musicisti, scrittori ed addetti ai lavori, per un evento organizzato dalla Società Umanitaria di Carbonia insieme al CSC di Cagliari – Cineteca Sarda, con il contributo della Direzione Generale Cinema del MIBACT e il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, sotto la direzione artistica di Francesco Giai Via, critico cinematografico e operatore culturale. How to Film the World, i cui 16 incontri saranno tutti ad ingresso libero e gratuito, si conferma un’iniziativa dedicata in particolare alla formazione dei giovani. L’obiettivo è il racconto del contemporaneo, tanto nella scelta dei temi – lavoro e migrazioni – quanto nell’attenzione dedicata alle nuove forme del cinema di finzione e documentario. Gli ospiti della rassegna saranno i protagonisti di un percorso residenziale di masterclass destinate a 18 tra ragazze e ragazzi provenienti dal Sulcis, dalla Sardegna e da tutta Italia, selezionati attraverso il programma Carbonia Cinema Giovani. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, la kermesse diventa anche un’occasione di promozione del territorio. È infatti in programma un’importante attività di location scoutingche vedrà coinvolti i professionisti ospiti di How to Film the World, i quali andranno alla scoperta dei tesori paesaggistici, per stimolare e invogliare l’industria cinematografica ad ambientare le proprie produzioni nel Sud-Ovest della Sardegna. Tra gli ospiti di questa seconda edizione arriva per la prima volta nell’isola Phaim Bhuiyan, nato e cresciuto a Roma da genitori bengalesi, giovanissimo autore, regista e interprete di Bangla, caso cinematografico dell’anno in Italia, vincitore del Nastro d’Argento per la migliore commedia. La presenza internazionale sarà invece assicurata dalla regista siriana Soudade Kaadan, che con il suo esordio The Day I Lost My Shadow ha vinto il “Leone del futuro”, premio riservato alla migliore opera prima alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2018. Mentre nel 2019, con il cortometraggio Aziza, si è aggiudicata il Grand Jury del Sundance Film Festival. Il suo ultimo progetto, inoltre, è stato selezionato dalla Cinefondati o Festival di Cannes. How to Film the World è anche buona musica, che per l’edizione 2019 si legge, ovvero Lorenzo Nadalin. L’APERTURA – La seconda edizione di How to Film the World si apre con una ricca giornata in programma giovedì 10 ottobre, tutta alterno della Fabbrica del Cinema, all’ombra della Grande miniera di Si comincia la mattina a partire dalle 10.00 con Sardegna Film Network: the sustainable island, un incontro promosso dalla Fondazione Sardegna Film Commission sulle pratiche di sostenibilità ambientale all’interno della filiera di realizzae dei festival. Al tavolo la rete dei Festival di Cinema che operano in Sardegna, con l’obiettivo di produrre una bozza di manifesto sul tema. Si prosegue poi nel pomeriggio con l’inaugurazione della mostra Quando non ti vedo, a cura di Ilaria Medda, con opere dell’artista cagliaritano Alberto Marci. Taglio del nastro alle 18.00 per una personale che vuole essere una riflessione profonda sulla luce e sulle ombre, ancestrale metafora dell’animo umano, alla ricerca di un equilibrio ideale. La giornata si chiude alle 21.00 con la proiezione di Ballata in minore, un film che segue la storia di una carovana di artisti di strada nel Sud-Ovest della Sardegna, alla scoperta di un territorio troppo a lungo sfruttato. Al termine della proiezione è in programma l’incontro con l’autore del film, il documentarista Giuseppe Casu, che ha ambientato gran parte dei suoi lavori nel Sulcis-Iglesiente. LE MASTERCLASS – La formazione è uno degli assi portanti di How to Film the World e saranno 4 gli incontri tenuti dagli ospiti della rassegna per le ragazze e i ragazzi del progetto Carbonia Cinema Giovani. Primo appuntamento venerdì 11 ottobre a partire dalle 10.00, nei locali del Centro Italiano Cultura del Carbone: in cattedra il regista Giuseppe Casu. Mentre alle 16.00, alla Fabbrica del Cinema sarà la volta di Soudade Kadaan, l’ospite interazionale di questa edizione che accompagnerà la sua masterclass con la proiezione di Aziza, cortometraggio premiato all’ultimo Sundance Film Festival. Il film racconta la storia di un siriano rifugiato in Libano che insegna alla moglie come guidare la sua auto, l’unica cosa rimastagli del suo Paese. La lezione prende però una brutta piega all’insegna della follia e della nostalgia. Sabato 12 ottobre, dalle 16.00, alla Fabbrica del Cinema, sarà la volta di Antonella Di Nocera, produttrice, educatrice e promotrice culturale che attualmente è responsabile della produzione dei documentari degli Atelier di cinema del reale del progetto FILMaP. Nell’ambito della sua masterclass è programmata la proiezione di Aperti al pubblico, di Silvia Bellotti, un film che è un ritratto umano, emozionante e vero della Napoli più proletaria. Ultimo appuntamento con la formazione domenica 13 ottobre, a partire dalle 11.00, alla Fabbrica del Cinema, con la masterclass del montatore e regista Edoardo Morabito, che da oltre dieci anni lavora su progetti di documentari e fiction, e che dal 2014 è docente al Centro Sperimentale di Cinematografia, nelle sedi di Roma e Palermo. LE PROIEZIONI – L’altro importante pilastro di How to Film the World è l’incontro con il territorio, con la città di Carbonia e con il grande pubblico che la rassegna è capace di attrarre. Per questo sono in programma una serie di proiezioni e incontri nel centro della città sulcitana, al Cine-Teatro Centrale di piazza Roma, con la possibilità per il pubblico di dialogare con i registi ospiti. Primo appuntamento venerdì 11 ottobre, a partire dalle 21.00, con la regista siriana Saudade Kaadan e la proiezione di The Day Ilost My Shadow, film che racconta la guerra in Siria attraverso un punto di vista privato, in cui emerge come il conflitto porti le persone a perdere la propria ombra. Sempre alle 21.00, ma nella serata di sabato 12 ottobre, l’atteso incontro con Phaim Bhuiyan, giovanissimo regista e interprete di Bangla, migliore commedia italiana ai Nastri d’Argento 2019: Roma, Torpignattara, un giovane musulmano di origini bengalesi nato in Italia è alle prese con una storia d’amore. Il protagonista dovrà cercare di capire come conciliare il suo amore per Asia con la prima regola dell’Islam: la castità prima del matrimonio. Doppia proiezione, infine, domenica 13 ottobre. Si comincia alle 16.00 alla Fabbrica del Cinema con La mafia non è più quella di una volta, originalissimo racconto della criminalità organizzata in Sicilia firmato da Franco Maresco a 25 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, tra passione e disincanto. A incontrare il pubblico sarà il montatore e regista Edoardo Morabito. A chiudere il ciclo delle proiezioni sarà, infine, Effetto domino, di Alessandro Rossetto, che racconta il cosiddetto business della vecchiaia, ovvero il mercato delle residenze di lusso per pensionati facoltosi. Un business che, nel film, non riesce a decollare scatenando un effetto domino nel destino di chi sperava di arricchirsi. Ad introdurre la proiezione sarà lo scrittore Romolo Bugaro, che dalla fine degli anni ’90 pubblica romanzi per le principali case editrici italiane. Da uno dei suoi libri è tratto il film di Alessandro Rossetto. LE SCUOLE – How to Film the World, sul solco del Carbonia Film Festival, coinvolge da sempre anche le scuole del territorio a cui quest’anno saranno rivolti due incontri. Il primo è in cartellone venerdì 11 ottobre, a partire dalle 10.00, alla Fabbrica del Cinema: la proiezione di Non può essere sempre estate, che racconta la storia di un gruppo di quindicenni alla prese con l’esperienza del teatro. In sala saranno presenti le registe Margherita Panizon e Sabrina Iannucci per un incontro con gli studenti e le studentesse dell’indirizzo Scienze Umane del Liceo Scientifico Statale Emilio Lussu di Sant’Antioco. Si replica poi sabato 12 ottobre con la proiezione del film When the war comes di Jan Gebert, e l’incontro con Pietro Cingolani, docente di Antropologia dei Media all’Università di Torino, esperto di migrazioni e storico collaboratore del FIERI, Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione. Appuntamento sempre alle 10.00 alla Fabbrica del Cinema con le studentesse e gli studenti dell’IIS Angioy di Carbonia. APERITIVI SONORI – Pensati come momento conviviale e di scambio tra gli ospiti e il pubblico della rassegna, gli Aperitivi sonori animano il centro di Carbonia al ritmo della buona musica. Venerdì 11 ottobre il punto di ritrovo è il Jo Lounge Bar, dove a partire dalle 19.00 sarà protagonista Rich Tarantino con le sue selezioni Voice&Soul. Sabato 12 spazio invece al live di Bob Corn, figura seminale della scena indipendente italiana, cantautore folk che dall’Emilia ha portato la sua musica per tutta Europa e per gli States, con la sua piccola chitarra e con le sue grandi storie. Si comincia alle 19.00, al Nuovo Caffè del Portico. GODBLESSCOMPUTERSDJ SET – Come ogni anno, il sabato sera sarà animato da un importante musicista della scena nazionale che arriverà in consolle per una selezione d’autore. Per questa edizione la scelta è caduta su Lorenzo Nadalin, nato a Ravenna ed emigrato a Berlino dove fonda il progetto Godblesscomputers, ispirato da ritmiche e stilemi della musica black in un felice incontro con hip-hop e musica elettronica. Tornato in Italia con base a Bologna, Nadalin ha registrato tre dischi con buon successo di pubblico e critica. Il suo dj set andrà in scena sabato 12 ottobre a partire dalle 23 al GSG Concept Store. Tutti gli eventi in programma sono a ingresso libero e gratuito sino a esaurimento posti.
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