24 November, 2024
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Nuova edizione del censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano.

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Ventisette nuovi progetti e 500.000 euro a disposizione per dare un futuro ai “luoghi del cuore”, cari a chi li ha votati nel 2018 alla nona edizione del censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Beni che ricordano quanto variegato e diffuso sia il nostro patrimonio, quanto sia secolare ma anche fragile, quanto sia legato all’ambiente che lo circonda e alle storie delle comunità che vi si identificano.

L’anno scorso oltre 2 milioni di persone hanno segnalato al FAI i propri luoghi più amati e, tra questi, i primi tre classificati riceveranno un contributo economico che li aiuterà a rinascere: il vincitore del censimento con 114.670 voti – il Monte Pisano, con i suoi 1.200 ettari tra i comuni di Calci e Vicopisano (PI) distrutti dall’incendio del 24 settembre 2018 – si aggiudicherà 55.000 euro, che serviranno all’acquisto di un mezzo forestale, imprescindibile per la manutenzione di percorsi e strade tagliafuoco nell’ampia area naturale. Al secondo posto nazionale e al primo posto della speciale classifica dedicata ai luoghi d’acqua grazie a 83.138 voti, il Fiume Oreto a Palermo, inquinato per la presenza di numerosi scarichi fognari abusivi e perché utilizzato come discarica a cielo aperto, riceverà 65.000 euro che andranno a favore di un progetto da individuare nell’ambito del Contratto di Fiume, importante strumento di pianificazione condiviso tra enti e portatori di interesse, alla cui nascita la visibilità ottenuta con il censimento ha dato una spinta fondamentale. Al terzo classificato con 75.740 voti, l’Antico stabilimento termale di Porretta Terme (BO), in abbandono da vent’anni, verrà assegnato un contributo di 35.000 euro per un intervento ancora da definire, vista la complessità della situazione a causa dell’assetto proprietario del bene.

Oltre ai 3 luoghi sul podio, riceveranno il contributo “I Luoghi del Cuore” anche la Chiesa del Santissimo Crocifisso a Montemaggiore Belsito (PA) – luogo più votato nelle filiali di Intesa Sanpaolo, per la cui valorizzazione saranno destinati 5.000 euro – ed altri 23 progetti, scelti nell’ambito del Bando per la selezione degli interventi: tra i 211 siti che hanno ricevuto almeno 2.000 voti e che hanno per questo potuto accedere al bando, 93 hanno presentato una richiesta di intervento, candidandosi a ottenere un contributo economico oppure istruttorie condotte dagli uffici della Fondazione per tutelare contesti minacciati. Dal 2003, anno della prima edizione dell’iniziativa, a oggi, il mosaico dei beni sostenuti da FAI e Intesa Sanpaolo è arrivato a toccare 19 regioni, tra cui due che ora, per la prima volta, vedono un proprio “luogo del cuore” come oggetto di intervento: la Sardegna, con il recupero a Ulassai (NU) di un’opera di Maria Lai, nel museo a cielo aperto intitolato a questa grande artista del Novecento, e la Basilicata, con un progetto che aiuterà i visitatori a comprendere ed esplorare l’ambiente dei Laghi di Monticchio (PZ). Nell’edizione legata alla campagna di sensibilizzazione sul tema dell’acqua, promossa nel 2018 dal FAI, oltre al Fiume Oreto, diversi sono i progetti riguardanti luoghi che trovano in questa risorsa il loro contesto di elezione: dal borgo di Rasiglia (PG), che potrà valorizzare la sorgente che nel Medioevo portò alla nascita del paese, al Lago d’Orta (VCO), un bacino di grande bellezza che dal 1926 ha subito un disastroso inquinamento causato da scarichi industriali e che, anche grazie al progetto “I Luoghi del Cuore”, sarà oggetto di un intervento pilota ideato dal CNR.

La commissione del FAI, composta da archeologi, architetti e storici dell’arte, ha vagliato le proposte secondo otto parametri di valutazione: numero di voti ricevuti; qualità e innovatività della proposta; possibilità di effettuare un intervento significativo e duraturo, anche se circoscritto; valenza storico-artistica, architettonica o naturalistica-ambientale; valore identitario per il territorio di riferimento; urgenza dell’intervento; partnership e costruzione di reti sul territorio; attività di divulgazione e comunicazione previste a sostegno dell’intervento. Per assicurare un futuro ai beni e ai loro territori è fondamentale l’assunzione di responsabilità di chi abita i luoghi e di chi li amministra, in altre parole la creazione di un patto civico e civile tra i diversi portatori di interesse. Per questo gli interventi “I Luoghi del Cuore” hanno l’obiettivo primario di innescare circoli virtuosi, che attraggano capacità progettuali, ulteriori risorse economiche, attenzione di stakeholder locali e media, oltre che visitatori, come è avvenuto in molti casi, dalla Chiesa di San Paolo di Civitate (FG), che ha ottenuto dopo l’intervento un contributo di 600.000 euro di fondi europei, alla Certosa di Calci (PI), che grazie all’“effetto Luoghi del Cuore” si è vista assegnare oltre 3 milioni di euro dal MiBACT.

Con questi 27 interventi salgono così a 119 i progetti totali finanziati dal 2003 grazie al censimento del FAI.

Dopo nove edizioni del censimento, primo intervento targato “I Luoghi del Cuore” in Sardegna: qui il FAI interverrà, con un contributo di 24.000 euro, a favore del Museo a cielo aperto “Maria Lai” di Ulassai (NU) – al 33° posto della classifica nazionale del 2018 con 11.544 voti – importante esempio di arte pubblica e sociale, avviato nel 1981 con la performance collettiva “Legarsi alla Montagna”, prima opera di arte relazionale a livello internazionale, realizzata da Maria Lai. Maria Lai (Ulassai 1919 – Cardedu 2013) è stata una delle voci più singolari dell’arte italiana del secondo dopoguerra, protagonista di una mostra monografica al MAXXI di Roma fino a gennaio 2020. Le sue opere, insieme a quelle di altri artisti, sono disseminate variamente nel piccolo borgo di Ulassai, che conta poco più di 1.750 abitanti, mirabilmente integrate e fuse con il territorio e le sue bellezze naturalistiche, con i caratteristici “tacchi” – particolari affioramenti di roccia – calcarei.

Il comitato “Luoghi d’arte, Museo a cielo aperto Ulassai” composto dai cittadini di Ulassai, con il supporto del Comune e dei volontari FAI in Sardegna, si è attivato in occasione del censimento 2018 per portare all’attenzione dell’opinione pubblica la necessità di salvaguardia, recupero e valorizzazione delle molte opere che, esposte alle intemperie senza adeguati e tempestivi interventi conservativi, rischiano di venire danneggiate irreparabilmente.

L’intervento sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo – richiesto dal comune di Ulassai all’interno di un progetto più ampio, già avviato, di recupero delle opere dell’artista – permetterà il recupero del Muro del groviglio, una delle opere che a causa delle intemperie ha subito un processo di degrado notevole a seguito della caduta di intonaco e infiltrazioni di acqua che stanno provocando l’erosione delle superfici.

Inevitabilmente, diversi luoghi sono stati esclusi dalla selezione effettuata dalla commissione del FAI, anche per l’esaurimento dei fondi disponibili: l’invito è allora a riattivarsi al decimo censimento, che verrà lanciato a primavera 2020. Senza contare che la storia de “I Luoghi del Cuore” dimostra che in diversi casi l’aver realizzato un progetto per partecipare al “Bando per la selezione degli interventi” lanciato dalla Fondazione ha dato la possibilità di candidarlo ad altri finanziamenti e ad ottenere, comunque, il recupero di un bene.

Per continuare a seguire il progetto www.iluoghidelcuore.it .

La partecipazione collettiva al bene comune è un principio che il FAI condivide pienamente con Intesa Sanpaolo, vicina alla Fondazione dal 2004, un interlocutore attento e sensibile che – attraverso le 3.900 filiali del Gruppo in tutto il Paese – dà un contributo capillare e decisivo all’affascinante progetto di restituire agli italiani alcuni dei luoghi votati.

Il censimento è stato realizzato con il patrocinio del ministero per i Beni e le attività culturali e dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018.

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