Anche il Consiglio regionale della Sardegna aderisce, in occasione del 30° anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, al Progetto dell’Unicef Italia “KIDS TAKE OVER”.
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Anche il Consiglio regionale della Sardegna aderisce, in occasione del 30° anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, al Progetto dell’Unicef Italia “KIDS TAKE OVER”.
Gli studenti e le studentesse delle scuole coinvolte nel progetto dell’UNICEF Italia “LOST IN EDUCATION’ visiteranno il 29 novembre il palazzo del Consiglio regionale e simuleranno una vera e propria seduta consiliare.
La manifestazione è organizzata dal Consiglio regionale insieme alla Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza ed in collaborazione con i Comitati UNICEF di Sassari e Cagliari.
Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha così accolto l’invito della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome che unitariamente hanno deciso di ospitare gli studenti nei rispettivi Parlamenti regionali per condividere con i più giovani le esperienze, il funzionamento dell’organo legislativo e renderli protagonisti della vita istituzionale per un giorno.
«Ringrazio L’Unicef Italia per il coinvolgimento nel progetto Kids Take over – ha detto il presidente Michele Pais – i giovani sono il nostro futuro. Sono lieto di questa occasione per aprire il Consiglio regionale agli studenti. Avvicinare sempre più le Istituzioni alle nuove generazioni è uno degli obiettivi di questa legislatura.»
Gli studenti dell’Istituto d’istruzione Superiore Pellegrini di Sassari e dell’Istituto Comprensivo Su Planu di Selargius, i due istituti che hanno partecipato al progetto “Lost in Education”, dopo una visita guidata nel Palazzo di via Roma si riuniranno nella sala consiliare e daranno vita a una seduta.
Il progetto “Lost in Education” coinvolge sette regioni italiane: Sardegna, Lazio, Lombardia, Sicilia, Puglia, Liguria e Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo è quello di contrastare la povertà educativa e puntare sempre di più sull’educazione di qualità e sul diritto alla partecipazione.
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