Oggi e domani, il GAL Sulcis è ospite al social and economic drivers in the agricultural and rural sector to promote sustainable local development a Pretoria, in Sud Africa.
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Oggi, lunedì 2 e domani, martedì 3 dicembre 2019, il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari, è tra i relatori di un importante convegno che si tiene a Pretoria, in Sud Africa, per parlare di quanto è stato attuato nel territo del GAL sul tema del valore aggiunto nella cooperazione pubblico – privata ed in particolare dei processi partecipativi e dell’agricoltura sociale. Il convegno è organizzato dall’Ambasciata italiana in Sud Africa, dal CREA e del Consiglio di ricerca in agricoltura del Sud Africa.
L’incontro mira ad analizzare e discutere approcci allo sviluppo locale che promuovono la crescita sostenibile dei sistemi alimentari locali in termini ambientali, sociali ed economici. Un nuovo paradigma agricolo ed economico, basato sulla circolarità, i tipi di impresa che coinvolgono gli agricoltori, la filiera corta, la diversificazione delle attività agricole, compresa la prima trasformazione, la vendita diretta, i servizi e il capitale umano e sociale, l’inclusione delle persone vulnerabili è necessario.
È in questa cornice che si inserisce il lavoro che il GAL porta avanti dal 2011 (e che verrà presentato al convegno) anno in cui, per la prima volta nel territorio del GAL si è cominciato a parlare di agricoltura sociale. Il tutto è cominciato con il percorso AgriSociale – Percorso partecipativo per la promozione dell’agricoltura sociale, finalizzato all’attuazione della Misura 321 (Azione 1) del PSR 2007-2013, che ha avuto l’obiettivo di creare una rete di soggetti che potessero cooperare per lo sviluppo dell’agricoltura sociale. In seguito al percorso partecipativo è stato avviato un bando del GAL che ha dato vita al primo progetto di agricoltura sociale nel territorio: SerenaMente, il quale ha portato alla costituzione di una rete composta da: tre cooperative sociali e quattro aziende agricole. Il progetto si è successivamente evoluto a livello transnazionale con il progetto Agrisociale: ColtiviamoCittadinanza, finanziato dalla Misura 421 del PSR Sardegna 2007-2013 che ha coinvolto GAL sardi e finlandesi e ha portato alla costituzione di una Carta dei princìpi dell’agricoltura sociale.
Il progetto ha dimostrato di avere basi solide e una volta terminato il finanziamento sono stati infatti attivati, con l’utilizzo di risorse proprie da parte di alcune amministrazioni pubbliche: un Orto Sociale; una nuova edizione del progetto SerenaMente per le annualità 2016-2018; due tirocini formativi rivolti a ragazzi sofferenti mentali in aziende agricole della rete di impresa.
«Il percorso di agricoltura sociale attuato – sottolinea Cristoforo Luciano Piras, presidente del GAL – è sicuramente uno dei tasselli più importanti che abbiamo portato avanti nella scorsa programmazione e sul quale crediamo fortemente anche nella programmazione attuale. Abbiamo toccato con mano i benefici che questo tipo di attività può portare nel territorio, sia in termini di miglioramento sociale per il beneficiario finale, che di crescita sia delle aziende e delle cooperative coinvolte che di tutto il territorio. Proprio questa ragione, abbiamo deciso, accogliendo quanto ci ha richiesto il territorio nel corso del processo partecipativo per la costruzione del Piano d’Azione 2014-2020, di attuare un bando GAL da 300mila euro che andrà a premiare i migliori due progetti di agricoltura sociale del territorio e abbiamo attivato un corso di formazione che permetterà a 20 nuovi esperti di agricoltura sociale di lavorare nel territorio.
È, infine, con orgoglio che ho il piacere di sottolineare che a rappresentare il GAL nell’incontro a Pretoria, ci sarà la dott.ssa Nicoletta Piras – direttrice del GAL – che da sempre crede fortemente in questo ambito di attività – conclude Luciano Cristoforo Piras -, esprimo grande soddisfazione per il riconoscimento del lavoro svolto che oggi rappresenta una delle buone prassi che il GAL ha sperimento nel nostro territorio e sono certo che ciò costituirà un ulteriore stimolo a continuare la strada intrapresa anni fa.»
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