18 July, 2024
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Luigi Arru: « La Giunta deciderà se andare avanti con la fecondazione eterologa prima che il Parlamento legiferi».

Luigi Arru 3 copia
L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, dopo il via libera della #Conferenza delle Regioni al documento con le linee guida sulla #fecondazione eterologa, che sarà inserita nei #Lea (Livelli essenziali di assistenza) per le donne in età fertile, ha annunciato che la Giunta deciderà se andare avanti con la #fecondazione eterologa prima che il #Parlamento legiferi, «ed è in Giunta che porterò la questione già nelle prossime ore». L’assessore ha spiegato che la Sardegna, comunque, è “tecnicamente” pronta a procedere. Per la Sardegna era presente l’assessore degli enti Locali Cristiano Erriu: le Regioni hanno approvato all’unanimità le linee guida sulla fecondazione eterologa varate ieri da tecnici e assessori regionali alla salute. Ora tocca al Parlamento, che dovrà legiferare.
In Sardegna ci sono tre centri, tutti pubblici, dove è possibile eseguire la #fecondazione eterologa con gameti maschili e femminili, nessuno privato: i reparti di ginecologia dell’#Ospedale Microcitemico e quelli delle cliniche universitarie di Cagliari e di Sassari. In Sardegna circa 100 coppie all’anno si recano all’estero per sottoporsi alla fecondazione eterologa, ed è una delle regioni con il più alto numero di richieste per l’eterologa a causa dell’età elevata delle coppie e delle condizioni economiche disagiate che impediscono di potersi rivolgere a centri esteri.
L’accordo tra tecnici e funzionari regionali sulle nuove norme era necessario dopo la sentenza del 9 aprile della #Corte Costituzionale che ha tolto il divieto di ricorrere a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nel caso di infertilità assoluta: in base alle linee guida, la #fecondazione eterologa sarà gratuita o con ticket, ma solo per le donne “ricevent”‘ in età potenzialmente fertile. Il limite è stato fissato a 43 anni. Tre le altre novità il bambino nato da eterologa potrà chiedere di conoscere l’identità del padre o della madre biologici una volta compiuti i 25 anni, ma sarà il donatore a decidere se rivelarsi o restare anonimo.

 

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