Dalla Sardegna alla Germania e all’Inghilterra per raccontare la tessitura. Dopo un’emozionante tour nell’isola, lo spettacolo Istós si apre al contesto internazionale.
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Dalla Sardegna alla Germania e all’Inghilterra per raccontare la tessitura. Dopo un’emozionante tour nell’isola, lo spettacolo Istós, prodotto nell’ambito del progetto Memory Wefts da Teatro Tragodia, l’Effimero Meraviglioso e la ditta Luigi Spano, si apre al contesto internazionale per diffondere la cultura sarda attraverso il teatro. Uno spettacolo teatrale evocativo, multidisciplinare, fatto di gesti, danze e di suoni, che narra in chiave allegorica la nascita delle varie tradizioni tessili della Sardegna.
Trame, tessuti, fili che parlano di identità locale, antichi saperi, tradizioni e territorio sono il filo conduttore di un viaggio che dopo Mogoro, Sassari, Nuoro, Monserrato, Sinnai, Cagliari, porterà lo spettacolo a Berlino. Il primo appuntamento è per il 12 gennaio con un’anteprima a base di eventi di guerrilla marketing ( tecniche pubblicitarie non convenzionali con effetto sorpresa) che si svolgeranno ad Hannover, in occasione della Fiera del design tessile più importante d’Europa, il Domotex. Poi nel cuore di Berlino, nel Tak (Thetater Aufbau Kreuzberg), la rappresentazione dello spettacolo del 13 gennaio.
Ma non finisce qui: a Londra sono attese altre due giornate intense di guerrilla marketing il 26 gennaio e di spettacolo il 27 gennaio in occasione della Mostra dei tappeti antichi che si tiene in quel periodo nella metropoli.
La trasferta sarà occasione per incontrare gli emigrati sardi ed i circoli del posto.
Lo spettacolo
In scena un telaio immaginario, mosso dalle attrici, ma anche strumenti multimediali innovativi, come la penna grafica. Uno spettacolo che unisce tradizione, storia, territorio, cultura e promozione.
Istós, Telaio in lingua greca, si ispira alla leggenda del Cervo in ascolto riportata da Cambosu nella raccolta Miele Amaro. La storia presenta elementi fantastici attraverso i quali si racconta la nascita della tessitura sarda. Il personaggio del cervo, misterioso e ambiguo, presente o evocato, è un elemento cardine per rappresentare quello che in Sardegna si racconta attraverso il carnevale: il legame stretto tra la vita e la morte, eros e thanatos. Lo spettacolo, a volte drammatico, a volte gioioso e fiabesco, altre riflessivo e profondo, racconta attraverso la tessitura il dipanarsi della vita, la costruzione della storia e la tradizione di un popolo.
Testo Virginia Garau, regia Maria Assunta Calvisi, In scena Rossella Faa, Giulia Giglio, Daniela Melis, Carmen Porcu, Massimo Perra, Musiche Rossella Faa, Percussioni Massimo Perra, penna grafica Carol Rollo, disegno luci Giuseppe Onnis, costumi Caterina Peddis, Direzione tecnica Luigi Spano.
Il progetto
Il tour all’estero fa parte di una serie di azioni del progetto Memory Wefts ideato dall’Ati (Tragodia, Effimero Meraviglioso e ditta Luigi Spano) per la realizzazione dell’importante iniziativa culturale e identitaria, pensata da Ismaele Marongiu e Lara Melis.
Finanziato con il Bando IdentityLAB_2, annualità 2018 “Sostegno finanziario alle imprese operanti nel settore culturale e creativo per lo sviluppo di progetti di internazionalizzazione nei mercati interessati ai beni, servizi e prodotti culturali e creativi della Sardegna” finalizzato all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del settore culturale delle Sardegna.
Le aziende dell’ATI hanno lavorato con l’obiettivo di promuovere la cultura identitaria della Sardegna e le sue bellezze: in questo caso la tessitura e la sua storia, unica nel Mediterraneo.
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