William Zonca (Uiltrasporti): «Il grande bluff della Giunta Solinas porterà al caos dei trasporti»
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«Se non stiamo attenti il grande bluff della Giunta Solinas porterà al caos dei trasporti e a un crollo dell’economia in Sardegna.»
Lo afferma il segretario regionale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca a proposito dell’incertezza che regna sui cieli sardi mettendo a repentaglio la imminente stagione turistica. “
«Il presidente della Regione ha dichiarato più volte di essere l’artefice della continuità territoriale attualmente in vigore, ma sta facendo di tutto per comprometterla – aggiunge William Zonca -. A quanto abbiamo appreso per mezzo della stampa, perché la Giunta ha visto bene di fare tutto da sola senza coinvolgere le parti sociali e senza alcun reale confronto, la nuova proposta non prevede alcun miglioramento. Come ammette anche un esponente di Forza Italia al quale diamo pienamente ragione, il nuovo modello fa retrocedere clamorosamente la nostra regione. Non si sa ad esempio nulla sulla frequenza dei collegamenti con Roma e Milano, che in caso di riduzione comporterebbe l’ulteriore diminuzione dell’offerta creando enormi problemi ai viaggiatori. Riteniamo quasi vergognoso un comportamento di questo genere soprattutto se poi si chiede la compattezza dei sardi per poter difendere la continuità territoriale. Non si possono fare le cose in maniera autonoma e non condivisa e poi chiedere unità. La verità è che la Giunta Solinas è all’angolo, sotto schiaffo da parte dell’Unione Europea che concederà verosimilmente una proroga solo in presenza di uno schema di continuità territoriale meno favorevole del precedente e comunque alle sue condizioni. Viceversa, bisognava per tempo lavorare sulla proroga e poi su un nuovo schema migliorativo. Il bluff della Giunta regionale di nascondere le carte per poi dare la colpa al ministero e all’Unione Europea non regge – conclude William Zonca -. La colpa di questo disastro è tutta in capo all’esecutivo guidato da Solinas. Ovviamente l’unità in difesa della mobilità dei sardi non è in discussione, ma esigiamo che ognuno si prenda le sue responsabilità.»
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