Il Consiglio regionale ha dato il via libera alla legge sulla posidonia spiaggiata
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Il Consiglio regionale ha dato il via libera alla legge sulla posidonia spiaggiata. La seduta è stata aperta dal vice presidente Giovanni Antonio Satta. All’ordine del giorno l’esame della proposta di legge 15/A (Mula e più) “sulla posidonia spiaggiata” e, in particolare, la discussione degli articoli e degli emendamenti. Su richiesta della maggioranza, il presidente ha sospeso la seduta per 30 minuti. I lavori riprenderanno alle 17.30. Alla ripresa l’on. Franco Mula (Psd’Az) si è espresso a nome della commissione Ambiente sugli emendamenti all’articolo 1 presentati. Quasi tutti sono stati respinti dal parlamentino.
L’on. Maria Laura Orrù (Progressisti) ha confermato che «per i motivi espressi stamattina e per l’opinione della comunità scientifica noi siamo contrari all’uso di mezzi meccanici per la rimozione della posidonia. In questo testo non c’è traccia di salvaguardia delle nostre coste ma di un sistema che a lungo andare sarà controproducente per le nostre coste, anche al netto delle modifiche che proponiamo. Questo testo sarà impugnato».
Sempre per i Progressisti, l’on. Antonio Piu ha detto: «Abbiamo cercato in commissione di estrapolare gli emendamenti condivisibili e ne abbiamo proposto uno che prevede che la Regione attivi protocolli con l’università, gli enti di ricerca e l’Arpas. I protocolli serviranno per classificare meglio il territorio e per monitorare l’evoluzione delle nostre coste».
Respinti gli emendamenti soppressivi 4 e 97, sui quali ha preso la parola l’on. Massimo Zedda (Progressisti) e ha detto: «Sarebbe stato più semplice istituire un fondo per aiutare i Comuni a sopportare i costi della gestione del problema posidonia. Invece voi avete messo in piedi un impianto normativo che non regge e che non aiuterà i Comuni». Con l’on. Zedda anche l’on. Gianfranco Satta (Progressisti) che sul comma 4 dell’articolo 1 ha detto: «E’ pazzesco che vogliate autorizzare il titolare della concessione al recupero e allo smaltimento della posidonia». Sull’emendamento 3 l’Aula si è espressa contro e così sul 5 e sul 98. Bocciati anche gli emendamenti 111, 18 (uguale al 99), 22 (uguale al 100), 26 (uguale al 90 e al 101).
L’on. Massimo Zedda ha preso la parola sugli emendamenti 30 e 102, che prevedono la soppressione del comma 5 dell’articolo 1: «Saranno insufficienti le risorse economiche che metterete a disposizione, questa legge è irrealizzabile e sarà impugnata. Anche perché non è il Consiglio regionale che decide che cosa è rifiuto speciale». Gli emendamenti 30 e 102 sono stati bocciati.Respinto anche l’emendamento 96 e così il 35 (uguale al 103), sui quali l’on. Orrù (Progressisti) ha ribadito: «Spero che questo testo di legge abbia vita breve». L’Aula si è detta contraria anche all’emendamento 88.
Successivamente il Consiglio ha respinto i seguenti emendamenti: 38, 87, 104, 43, 105, 46, 106, 50, 107, 56, 7, 8, 9, 109, 10, 13, 110, 12, 108, 19, 20, 114, 113, 16, 119, 118, 15, 117, 116, 115, 21, 23, 24, 123, 121, 11, 17, 25, 28, 27, 126, 127, 29, 31, 130, 131, 32, 33, 133, 132, 36. Approvato, invece, l’emendamento n. 95 (Ganau e più) che prevede, dopo lo spostamento, il divieto dello smaltimento in discarica della posidonia.
Il vicepresidente Satta ha quindi dato la parola al capogruppo di Leu Daniele Cocco sull’ordine dei lavori che ha chiesto garanzie sull’inserimento nella seduta di domani come primo punto all’ordine del giorno la mozione sulla vertenza entrate. Sul punto si è accesa una vivace discussione che ha visto protagonisti i consiglieri Francesco Agus (Progressiti), Dario Giagoni (Lega), Gianfranco Ganau e Massimo Zedda (Pd). Sul punto è intervenuto il consigliere Giorgio Oppi (Udc) che ha invitato l’aula al rispetto degli accordi raggiunti nel corso della Conferenza dei capigruppo. Il vicepresidente Satta ha quindi chiarito: «Stasera approveremo la legge sulla posidonia spiaggiata e domani mattina riprenderemo con la discussione della mozione sulle entrate».
Il vicepresidente ha quindi messo in votazione l’emendamento n. 37 che è stato respinto. Bocciati anche gli emendamenti nn. 39, 41, 42 e 44. Sull’emendamento all’emendamento n. 149 è intervenuta la consigliera Maria Laura Orrù per chiedere, con un ulteriore emendamento orale, di inserire il testo dopo il comma 10 dell’art. 1. La proposta è passata all’unanimità. Respinti invece gli emendamenti nn. 51 e 57. Il Consiglio ha quindi approvato il testo dell’art.1 mentre sono stati respinti gli emendamenti aggiuntivi nn. 112 e 14. Approvato invece l’emendamento all’emendamento n. 150 (Ganau e più) con il quale si pone in capo alla Regione l’obbligo di redigere il Piano di gestione della posidonia con l’indicazione di schede puntuali dei singoli siti di interesse regionale e comunale. Respinti in rapida successione gli emendamenti nn. 120, 128, 129, 134, 135, 53, 55, 58, 59, 135.
Si è quindi passati all’esame dell’articolo 2 “Recupero e riuso della posidonia”. Acquisiti i pareri della Commissione e della Giunta, il vicepresidente Satta ha aperto la discussione sull’articolo. Non essendoci iscritti a parlare il presidente ha messo in votazione gli emendamenti che sono stati tutti respinti tranne il n. 124 presentato dalla Giunta che sostituisce la parola “trattamento” alla parola “compostaggio”. Approvato anche il testo dell’articolo 2.
Sull’art. 3 “Disposizioni finanziarie” l’Aula ha proceduto immediatamente alle operazioni di voto degli emendamenti respingendo tutte le proposte di correzione presentate dalla minoranza. L’articolo è stato approvato con lo stesso testo licenziato dalla Commissione. Via libera, infine all’art. 4 “Entrata in vigore”.
Prima del voto finale sul testo della legge è intervenuto il consigliere della Lega Michele Ennas che ha ringraziato il primo firmatario Franco Mula (Psd’Az) e la Commissione competente per il lavoro svolto chiedendo di apporre al provvedimento anche le firme del gruppo della Lega. Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere dei Riformatori Michele Cossa: «Si è lavorato in modo costruttivo, la legge consentirà ai comuni di risolvere un problema che si ripresenta ciclicamente da decenni impedendo uno sfruttamento virtuoso degli arenili».
Di diverso avviso il consigliere Antonio Piu (Progressisti): «Non siamo soddisfatti nonostante gli emendamenti che sono stati approvati. I comuni non saranno in grado di gestire le criticità – ha detto Piu – abbiamo inoltre una diversa visione dell’ambiente. Il rischio erosione delle spiagge è sempre presente».
Anche Daniele Cocco, capogruppo di Leu, ha ribadito la propria contrarietà al provvedimento: «Avevamo delle perplessità e l’assessore non ha fugato i nostri dubbi. Il fatto di non aver richiesto il parere del Cal è un precedente pericoloso. Per questo votiamo no».
Soddisfatto invece il capogruppo di FdI Francesco Mura che ha ringraziato proponenti e commissione per il lavoro svolto: «La legge è perfettibile ma intanto rappresenta un aiuto concreto ai sindaci».
La consigliera Maria Laura Orrù, più volte intervenuta nel corso della discussione, ha apprezzato il fatto di essere riusciti, come opposizione, a introdurre delle correzioni: «Il testo contiene però troppe incongruenze e non persegue un modello di sviluppo fondato su una proposta ecosostenibile – ha detto Orrù – per questo voteremo contro».
Il primo firmatario Franco Mula (Psd’Az) ha ringraziato tutta l’Aula per il lavoro svolto. «Anche dalle opposizioni sono arrivati suggerimenti preziosi per migliorare il testo – ha detto – siamo convinti che questa non sia la miglior legge del mondo ma in una situazione difficile per i comuni, spesso lasciati in solitudine, permette ai sindaci di avere una garanzia sulla strada da seguire».
Massimo Zedda (Progressisti) ha annunciato il suo voto contrario: «Noi ci preoccupiamo di approvare provvedimenti utili – ha detto – la posidonia rappresenta un vantaggio per l’ecosistema. Avremmo preferito intraprendere un percorso diverso, voi avete invece scelto un’altra strada».
Elena Fancello, a nome del gruppo misto ha ringraziato i proponenti e chiesto di aggiungere le firme del gruppo al provvedimento.
Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha annunciato il voto di astensione del Partito Democratico: «La commissione si è arrogata il diritto di non chiedere il parere del Cal. Credo che sia una grave scortesia istituzionale che spero non si ripeta più. Prendiamo atto che alcuni aspetti della legge siano stati migliorati accogliendo alcune nostre proposte. Si poteva fare di più, per questo noi del gruppo democratico ci asterremo».
Il presidente della Quarta Commissione Giuseppe Talanas ha ringraziato tutti i componenti del parlamentino da lui guidato per il lavoro svolto e in particolare il primo firmatario Franco Mula: «La legge non risolverà tutti i problemi delle nostre spiagge ma avrà sicuramente un effetto positivo andando a colmare un vuoto normativo».
Voto contrario è stato annunciato da Francesco Agus (progressisti): «Votiamo orgogliosamente contro come abbiamo fatto per la maggior parte delle leggi pastrocchio presentate in questa legislatura. Questi provvedimenti rischiano di produrre illusioni e buchi nell’acqua».
Stesso giudizio da parte di Alessandro Solinas (M5S): «Questa legge verrà impugnata dal Governo – ha detto Solinas – è un provvedimento che agisce in modo marginale come tanti altri approvati da questa maggioranza. I problemi del turismo in Sardegna sono altri».
A nome della Giunta è intervenuta la vicepresidente Alessandra Zedda ha invece dichiarato la propria soddisfazione: «Voto la legge perché va in direzione opposta rispetto a quanto dice la minoranza. I finanziamenti sono fuori dal Fondo Unico degli enti locali. Potranno essere integrati dai finanziamenti comunitari. La legge non va contro la normativa europea e nazionale».
Il presidente Satta ha quindi messo in votazione il testo finale della legge che è passato con 30 voti a favore, 15 contrari e 7 astenuti.
I lavori del Consiglio riprenderanno domani mattina alle 10.00.
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