Proposta di legge di Carla Cuccu (M5S) sulle prestazioni di assistenza indiretta nel territorio nazionale e all’estero
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La consigliera regionale del M5S Carla Cuccu, mercoledì 26 febbraio ha presentato una nuova proposta di legge di modifica alla legge regionale n. 26 del 23 luglio 1991 in merito alle prestazioni di assistenza indiretta nel territorio nazionale e all’estero.
L’assistenza sanitaria è di norma erogata in forma diretta attraverso le strutture pubbliche o convenzionate del Servizio sanitario, quindi il ricorso a forme di assistenza indiretta ha carattere straordinario ed è ammesso esclusivamente per le prestazioni sanitarie autorizzate (ad eccezione delle prestazioni erogate in caso di comprovata gravità ed urgenza).
«La legge regionale n. 26, che la mia proposta di legge intende modificare, disciplina le prestazioni di assistenza indiretta nel territorio nazionale e all’estero secondo quanto disposto dai vari articoli che la compongono», spiega Carla Cuccu.
«La mia proposta – aggiunge Carla Cuccu – intende estendere i benefici del rimborso spese anche ai cittadini sardi vittime di diagnosi errata, che hanno ritenuto necessario ricorrere a forme di assistenza extra Regione per accertare, contrariamente a quanto diagnosticato, l’esistenza di una grave patologia.
Capita di imbattersi in casi di diagnosi errata che comportano una perdita di fiducia tra il paziente ed i medici e che quindi spingono il cittadino a rivolgersi ad altre strutture sanitarie, spesso fuori dal territorio sardo, per ricevere la conferma della diagnosi avuta presso le nostre strutture. Per questo nasce l’esigenza – sottolinea Carla Cuccu – che la Regione Sardegna garantisca anche a questi cittadini, in caso di diagnosi errata, il diritto al rimborso delle spese sostenute in deroga al percorso ordinario di autorizzazione, chiaramente secondo le modalità stabilite dalla legge. Solo in questo modo potrà essere garantito a tutti i cittadini l’accesso universale all’erogazione equa delle prestazioni sanitarie.»
Il testo della proposta di legge si compone di 4 articoli. Il primo delinea i benefici previsti dalla legge in caso di errata diagnosi, il secondo contiene la possibilità di ricorso anche contro i provvedimenti di rigetto delle istanze, il terzo detta la norma finanziaria ed il quarto disciplina l’entrata in vigore della legge.
«L’operazione che ho condotto – conclude Carla Cuccu – e che mi ha portato alla presentazione di questa proposta di legge, è un segno di civiltà ed onestà intellettuale. Infatti, è giusto poter garantire la copertura economica per prestazioni sanitarie extra regionali anche ai pazienti vittime di errori diagnostici. Con questa proposta di legge garantiamo dignità a tutti i cittadini.»
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