Gli impegni dei Progressisti per contrastare la grave crisi provocata dall’emergenza sanitaria in Sardegna
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I Progressisti del Consiglio regionale sono al lavoro per l’elaborazione delle proposte di contrasto alla grave crisi economico-sociale che si sta registrando in Sardegna a causa della pandemia da Coronavirus.
«Abbiamo costituito un gruppo di lavoro permanente coordinato da Gian Franco Satta, vicepresidente della V Commissione, per elaborare proposte da attuare urgentemente per contrastare la grave crisi che incombe nell’isola. I lavori sono aggiornati quotidianamente, sia sul fronte degli interventi immediati da attuare con la crisi epidemiologica in corso, sia con sguardo rivolto alle prossime pesanti conseguenze economico-sociali causate dal lockdown in Sardegna.»
Tra i primi punti all’ordine del giorno dei lavori ci sono le misure economiche di sostegno alle categorie di lavoratori non coperte dalle misure nazionali (colf e badanti, imprenditore agricolo a titolo principale, lavoratori stagionali).
In corso di elaborazione anche misure specifiche per il sostegno alle imprese sarde:
- contributi locazioni agli artigiani, commercianti e professionisti titolari di contratti di affitto per lo svolgimento dell’attività nella misura del 50% per un massimo concedibile di € 1.500,00;
- finanziamenti Sfirs da 10 a 70mila euro a tasso zero, fino al 20% del fatturato calcolato secondo i dati del 2019.
Sulla necessità di intervenire quanto prima nei settori produttivi Gian Franco Satta sottolinea, inoltre, i ritardi accumulati finora nei lavori delle commissioni consiliari: «In questo momento di grave crisi è difficile comprendere come mai una commissione del Consiglio regionale così importante come la V, istituita in maniera permanente per occuparsi di attività produttive e quindi di economia reale, viva in uno stato molto simile a quello dell’ibernazione. Come componente e vice-Presidente chiedo che la Commissione, guidata a rilento dalla maggioranza consiliare, torni immediatamente operativa e si impegni ad essere, rispettando il proprio ruolo e i propri compiti, perno politico dell’azione propulsiva di idee e strategie utili per affrontare la ripresa economica. In attesa di discutere più compiutamente e organicamente i temi in quella sede, abbiamo comunque pensato di far emergere alcuni aspetti che riteniamo non più rinviabili. Un primo pensiero, va alle categorie in emergenza economico-sociale e non coperte dalle misure di sostegno nazionali. Se c’è qualcosa che dobbiamo assolutamente scongiurare e lasciare indietro qualcuno. Dobbiamo tutelare tutti. Questo dev’essere un principio inderogabile. Riteniamo che gli operatori debbano essere sostenuti sulle spese fisse relative periodo di chiusura, come ad esempio gli affitti. Inoltre, vogliamo che le imprese possano usufruire da subito, tramite la Sfirs – conclude Gian Franco Satta -, della liquidità necessaria per fronteggiare i prossimi mesi sapendo che nelle casse mancano inevitabilmente gli introiti dei mesi di chiusura obbligatoria».
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