22 November, 2024
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Emergenza coronavirus: Cia Sardegna propone un decalogo di interventi per aiutare le aziende

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Una serie di interventi concreti per correre in soccorso alle aziende agrituristiche dell’isola che rischiano di non poter rialzare più la testa, travolte dalla crisi indotta dall’emergenza coronavirus. La ricetta salva agriturismo è proposta dalla Cia Sardegna, che davanti alle enormi difficoltà economiche che le aziende sarde sono costrette a fronteggiare a causa delle restrizioni imposte dal Covid-19, ha individuato le linee di azione immediato:

  • attuare immediatamente e in maniera semplificata le misure economiche contenute nei provvedimenti finora approvati o in corso di conversione in legge;
  • individuare soluzioni concrete per rilanciare le prospettive di sviluppo di uno dei settori che caratterizzano e valorizzano la qualità del comparto primario sardo, oltre che essere fondamentali componenti del sistema sociale ed economico isolano.

Per le aziende dell’agriturismo la situazione attuale è drammatica e se non si interverrà immediatamente il futuro sarà ancora più difficile: la pandemia ha azzerato i flussi turistici alla vigilia della primavera e in vista della stagione estiva con conseguenze drammatiche anche sul fronte della ristorazione che, in agriturismo, risulta particolarmente strategica in quanto direttamente connessa all’attività aziendale agricola. Di pari passo la sospensione delle scuole e dei viaggi d’istruzione ad esse collegate ha inciso negativamente sul sistema delle fattorie didattiche che, nella maggior parte dei casi, costituiscono una forma importante di diversificazione dell’attività agrituristica.

Davanti questo scenario la Cia Sardegna avanza una serie di proposte strategiche:

  • Provvedere alla sospensione (orizzonte temporale di un anno) dei principali versamenti contributivi e previdenziali ma anche delle rate sui mutui e sui prestiti già in essere che rischiano di non poter essere evasi per mancanza di fatturato.
  • Costituzione di un Fondo settoriale per il risarcimento dei danni diretti aziendali assumendo la variazione di fatturato, tra il 2020 e al triennio 2017-2019, quale variabile per accertare le reali perdite reddituali.
  • Incentivi per rilanciare il turismo attraverso l’adozione di specifici coupon/buoni che i turisti (italiani e stranieri) possono utilizzare a copertura parziale della spesa sostenuta presso le strutture agrituristiche presenti sul territorio nazionale.
  • Incentivo, per i turisti italiani, sotto forma di diritto alla detrazione fiscale del 19% di parte delle spese sostenute presso le strutture agrituristiche presenti sul territorio nazionale.
  • Per i viaggi di istruzione nelle fattorie didattiche annullati, riprogrammazione per il prossimo anno, con i costi a carico dello Stato e non delle scuole;
  • Cancellazione della tassa sui rifiuti (la Tari), e della tassa SIAE per rinnovo abbonamento per musica d’ambiente.
  • Sospensione per il 2021 della tassa di soggiorno.
  • Sblocco delle graduatorie Psr di quest’anno per gli investimenti in agriturismo considerando anche la possibilità di un aumento dell’importo di spesa.
  • Risolvere urgentemente i dubbi interpretativi tra alberghi e altre strutture ricettive, nell’ambito delle attività consentite ai sensi dei provvedimenti in essere per gestire l’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Oltre a questi interventi, in funzione delle eventuali riaperture delle attività, c’è da affrontare la difficoltà di approvvigionamento dei Dispositivi di Protezione Individuale e l’incertezza rispetto alle regole codificate per ridurre i rischi sanitari nelle strutture agrituristiche.

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giampaolo.cirronis@gmail.com

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