Il CIP Sardegna portavoce degli affiliati nei rapporti con le istituzioni per il superamento della crisi pandemica
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Serenamente allineati sulla piattaforma Zoom pronti a scongiurare il peggio e ad affermare la valenza indispensabile dello sport paralimpico.
La presidente del CIP Sardegna, Cristina Sanna, saggia l’umore di consiglieri, rappresentanti di federazioni e discipline sportive associate, organizzando una riunione di Consiglio regionale telematica. Protrattasi per oltre due ore è servita a far emergere i reali problemi che il blocco pandemico sta causando a dirigenti e praticanti.
Alla fine tutti i partecipanti hanno potuto dire la loro e Cristina Sanna, supportata dai suoi stretti collaboratori, il vice presidente Simone Carrucciu e la segretaria Mariagrazia Madrigale, ha continuamente preso appunti per architettare una richiesta corale da rivolgere alle istituzioni.
«Ho ritenuto necessario convocare il Consiglio per manifestare un segnale concreto di vicinanza – ha detto Cristina Sanna – nei confronti di coloro che nonostante il blocco totale si stanno arrabattando in tutte le maniere per salvare il salvabile. Ci sono Federazioni che hanno accusato il colpo più di altre ma il mio ruolo mi impone di trovare soluzioni in grado di rendere più tollerabile a tutti quanti la preparazione verso il ritorno sui campi di gioco.»
Via, via che si sono susseguiti gli interventi si è rafforzato il ruolo di supporto che il Comitato Paralimpico Sardegna dovrà assumere quando ci si dovrà interfacciare con gli enti locali e regionali: «Dobbiamo farci sentire affinché lo sport non passi in secondo piano rispetto ad altre legittime priorità – ha aggiunto Cristina Sanna – perché rappresentiamo un settore vitale, strettamente connesso alla salute, all’economia e al turismo».
Altro aspetto scaturito dal dibattito in video conferenza è stato quello relativo al sostegno dell’attività di base che fa da traino a quella d’alto livello; e a come abbozzare delle linee programmatiche per i mesi a venire, concernenti l’utilizzo delle palestre scolastiche, vincolato all’osservazione di rigidi protocolli.
«Il blocco totale ci ha un po’ smarriti – ha concluso la presidente del CIP Sardegna – ma con il passare del tempo abbiamo sedimentato il tutto rendendoci più propositivi e ottimisti in vista di un graduale ritorno alla normale attività; mi sento di ricordare che il distanziamento sociale va come sempre salvaguardato e saranno di estrema utilità le linee guida che saranno predisposte dall’Ufficio per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri.»
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