Francesco Agus (Progressisti): «Garantire la formazione specialistica medica a 190 giovani medici»
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Sono a rischio le borse di specializzazione medica. A sostenerlo è il consigliere regionale dei Progressisti, Francesco Agus, primo firmatario di una proposta di legge sulle scuole di specializzazione.
«Con la legge approvata nel mese di marzo – queste le parole di Francesco Agus – abbiamo definitivo gli strumenti affinché che i medici formati con le borse di studio regionali svolgessero la loro attività lavorativa negli ospedali dell’isola anche successivamente alla loro formazione. L’avvio della formazione specialistica per 190 giovani medici sardi è subordinata alle garanzie finanziarie offerte alle Università sarde dalla Regione per tutti gli anni del corso.»
«Le garanzie che la L.R. 6/2020 aveva temporaneamente fissato in 5 milioni di euro avevano carattere emergenziale perché dopo tre mesi dall’inizio dell’anno la Giunta non aveva ancora elaborato la legge finanziaria 2020 – sottolinea Francesco Agus -. Ora occorre definire con maggiori certezze il sistema di finanziamento di questi corsi fortemente voluti da gran parte delle forze politiche in Consiglio regionale.»
Il testo sarà nuovamente al vaglio del Consiglio regionale per far fronte ai rilievi posti dal Governo.
«Abbiamo contribuito attivamente alla formulazione della norma per i giovani medici sardi perché consapevoli che il futuro della sanità sarda si costruisce attraverso investimenti mirati alla specializzazione delle professioni sanitarie. Le conseguenze dell’epidemia scoppiata in Sardegna ci hanno poi mostrato la correttezza di questa visione – conclude Francesco Agus –. La discussione in Aula per la modifica dei criteri di accesso alla legge 6 sarà l’occasione per fare il punto con l’assessore della Sanità anche per quanto riguarda il finanziamento delle borse, perché sarebbe inaccettabile che i buoni propositi sui quali maggioranza ed opposizione hanno trovato una sintesi efficace per realizzare cambiamenti concreti venissero vanificati ancora una volta dall’incapacità di governare la macchina burocratica.»
«Con la legge approvata nel mese di marzo – queste le parole di Francesco Agus – abbiamo definitivo gli strumenti affinché che i medici formati con le borse di studio regionali svolgessero la loro attività lavorativa negli ospedali dell’isola anche successivamente alla loro formazione. L’avvio della formazione specialistica per 190 giovani medici sardi è subordinata alle garanzie finanziarie offerte alle Università sarde dalla Regione per tutti gli anni del corso.»
«Le garanzie che la L.R. 6/2020 aveva temporaneamente fissato in 5 milioni di euro avevano carattere emergenziale perché dopo tre mesi dall’inizio dell’anno la Giunta non aveva ancora elaborato la legge finanziaria 2020 – sottolinea Francesco Agus -. Ora occorre definire con maggiori certezze il sistema di finanziamento di questi corsi fortemente voluti da gran parte delle forze politiche in Consiglio regionale.»
Il testo sarà nuovamente al vaglio del Consiglio regionale per far fronte ai rilievi posti dal Governo.
«Abbiamo contribuito attivamente alla formulazione della norma per i giovani medici sardi perché consapevoli che il futuro della sanità sarda si costruisce attraverso investimenti mirati alla specializzazione delle professioni sanitarie. Le conseguenze dell’epidemia scoppiata in Sardegna ci hanno poi mostrato la correttezza di questa visione – conclude Francesco Agus –. La discussione in Aula per la modifica dei criteri di accesso alla legge 6 sarà l’occasione per fare il punto con l’assessore della Sanità anche per quanto riguarda il finanziamento delle borse, perché sarebbe inaccettabile che i buoni propositi sui quali maggioranza ed opposizione hanno trovato una sintesi efficace per realizzare cambiamenti concreti venissero vanificati ancora una volta dall’incapacità di governare la macchina burocratica.»
Antonio Caria
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