L’equipe del dottor Salvatore Ierna, per la prima volta in Sardegna, ieri ha eseguito un intervento di “Litotrissia Intravascolare coronarica”
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Nel reparto di emodinamica dell’ospedale Sirai di Carbonia, ieri è stato eseguito dall’equipe del dottor Salvatore Ierna, per la prima volta in Sardegna, un intervento di “Litotrissia Intravascolare coronarica”.
Il Sistema SHOCKWAVE System permette di erogare ultrasuoni (onde sonore) per frantumare lesioni coronariche calcifiche che non sarebbero espandibili con i normali
palloni coronarici in commercio. Si tratta di un sistema dotato di un palloncino coronarico al cui interno vi sono due piccoli emettitori di onde che creano una piccola scintilla, creando un treno di onde sonore che si espandono verso la placca calcifica un po’ come i cerchi che si creano in acqua quando si getta una piccola pietra. Tali onde vanno a frantumare il calcio situato nell’intima e nella media (due delle tre tuniche che costituiscono la parete coronarica). Il palloncino coronarico viene quindi posizionato a livello della placca; gonfiato a 4 atm (per fa sì che aderisca perfettamente alla placca calcifica; la perfetta adesione del pallone al vaso facilita l’energia trasferita) e quindi attraverso un generatore di onde, che è collegato al catetere a palloncino-emettitore di onde sonore vengono, attraverso un pulsante gestito dal medico, emesse le onde sonore con una capacità di pressione di 50 atm.
Il catetere-emettitore a palloncino può erogare fino a 8 cicli da 10 impulsi. L’uso delle onde sonore: minimizza il trauma del tessuto coronarico ottimizza i risultati. Si tratta di una procedura semplificata e sicura che consente una minore durata, rendendo l’intervento più sopportabile da parte del paziente che generalmente è un anziano (maggiore età maggiore quantità di calcio e minore capacità di sopportare lunghe ore di intervento in sala operatoria).
La quantità di calcio eliminata rende il vaso maggiormente elastico con una maggiore possibilità di posizionare lo stent, evitando che si verifichi la “malapposition”, termine medico che indica la non perfetta aderenza dello stent a tutto il segmento coronarico ricoperto, creando dei microspazi tra lo stent e lo strato interno della coronaria che, con il passare del tempo, può essere causa di trombosi.
L’intervento eseguito ieri conferma i livelli di assoluta eccellenza raggiunti dal reparto di emodinamica di Carbonia, che pure opera tra tante difficoltà, per la carenza di personale che limita l’operatività dalle 8.00 alle 16.00, dal lunedì al venerdì. Eccellenza che andrebbe difesa e, soprattutto, alimentata con il completamento della pianta organica. Il Piano della rete ospedaliera approvato nella precedente legislatura regionale prevedeva un servizio H24, ridotto ad H8 dal 29 novembre 2016 per la carenza di personale (è stata evidenziata a più riprese dai vertici dell’ATS la difficoltà a reperire emodinamisti) ed è auspicabile che il Consiglio regionale ponga rimedio a questa grave penalizzazione per la Sanità del Sulcis Iglesiente, nella nuova riforma del sistema sanitario regionale ,già al vaglio della competente commissione consiliare.
Giampaolo Cirronis
Nella fotografia il dottor Salvatore Ierna con la collega Paola Tiddia
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