Il Consiglio comunale di Carbonia ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Paola Massidda e della sua maggioranza
Dopo quasi 4 ore di dibattito, a tratti molto acceso, il Consiglio comunale di Carbonia ha respinto con 13 voti contrari, 10 favorevoli e 2 astensioni, la mozione di sfiducia presentata il 24 giugno scorso da 10 consiglieri di minoranza nei confronti del sindaco, Paola Massidda e della sua maggioranza.
Nessuna sorpresa, dunque, come peraltro era stato facile prevedere. Sono state durissime le critiche dei consiglieri proponenti nei confronti dell’esperienza amministrativa del Movimento 5 stelle, giudicata fallimentare a 360 gradi da tutti gli intervenuti (Michele Stivaletta, Maurizio Soddu, Nino Spanu, Massimo Usai, Federico Fantinel, Carla Cannas, Giuseppe Casti, Ivonne Fraternale) ma oltre agli interventi di alcuni consiglieri di maggioranza, che hanno difeso l’azione amministrativa della Giunta guidata da Paola Massidda (Mauro Careddu in videoconferenza, Giorgio Santoru, Massimiliano Zonza, Manolo Cossu e Silvia Pinna), è stato l’intervento della consigliera di minoranza Daniela Garau, del Patto civico, a sciogliere tutti i dubbi sull’esito della votazione sulla mozione di sfiducia. Daniela Garau ha bocciato a 360 gradi l’operato della minoranza di centrosinistra, definita non credibile, perché espressione di una parte politica che ha amministrato la città per 70 anni ed ha sottolineato come lo stato in cui si trova la città non possa essere addebitato esclusivamente al Movimento 5 stelle che amministra da 4 anni e tragga origine da tempi ben più lontani.
Al termine del dibattito, l’intervento del sindaco Paola Massidda che non ha nascosto i problemi che hanno portato a tante defezioni sia in Giunta sia in Consiglio ma, al tempo stesso, ha rivendicato i risultati raggiunti ed ha rimarcato che il mandato amministrativo ricevuto dagli elettori dura cinque anni e, al termine di questi cinque anni, dovrà essere giudicata dagli elettori.
Nelle dichiarazioni di voto sono intervenuti anche il capogruppo del Pd Pietro Morittu che ha sottolineato l’importanza del dibattito politico sviluppatosi in Aula e la consigliera Eleonora Cera, eletta con il M5S e passata recentemente all’opposizione, che come la collega Daniela Garau non aveva firmato la mozione di sfiducia ed ha annunciato la sua astensione.
Al termine la votazione che ha bocciato la mozione di sfiducia con 13 voti contrari, 10 favorevoli e 2 astensioni.
Giampaolo Cirronis
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