22 November, 2024
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Le proposte della CISL del Sulcis Iglesiente per il Just Transition Fund

A pochi giorni dal termine per la presentazione delle schede di raccolta dei contributi, si attende ancora di conoscere dalla Regione Sardegna quali siano le reali linee guida del Piano Territoriale di Transizione per il Sulcis Iglesiente, che deve essere alla base per l’utilizzo dei fondi previsti dal JTF, fondo pensato per attenuare l’impatto socio economico nel passaggio ad un’economia climaticamente neutra.
Un’opportunità cruciale per lo sviluppo del territorio, e nel processo di transizione economica. Pensiamo che al di là dei progetti e della possibilità di realizzare nella provincia del Sulcis Iglesiente un incubatore di nuove attività green e di un’economia ecosostenibile, il compito che ci poniamo come organizzazione sindacale è quello di tenere sempre l’obiettivo puntato sul lavoro e l’impatto che l’abbandono dell’energia di natura fossile avrà sul piano occupazionale.
Occorre fare una concreta analisi dei posti di lavoro che verranno a mancare e che sarà necessario ricreare nelle nuove iniziative. Non possiamo pensare ad uno sviluppo futuro del territorio se non si mette alla base il lavoro e se non ragioniamo in termini di progetti di orizzonte durevole.
Progetti ed attività, capaci di riassorbire i lavoratori che si troveranno fuori dalle attuali attività produttive, ma anche di dare prospettive ai giovani disoccupati e inoccupati del territorio.
Giusto e bene l’avvio di attività di riqualificazione e bonifica delle aree ferite dalle precedenti attività industriali, ma è necessario che da subito si pensi ad un riutilizzo delle aree per nuove attività, industriali, così come turistico-paesaggistiche e agro-alimentari, che siano garanzia di continuità occupazionale e che non durino quanto la “stagione” dei finanziamenti per poi farci riprecipitare nei problemi attuali.
I piani di riqualificazione professionale, questa volta, dovranno essere assolutamente mirati alle concrete nuove attività destinate a sorgere, o che si svilupperanno all’interno del tessuto industriale già presente.
Si dia spazio e incentivo a quelle realtà di studio e ricerca presenti nel territorio capaci di dare un apporto nel percorso verso gli obiettivi posti dalla comunità Europea.
E’ necessario un coinvolgimento che non sia solo marginale delle parti sociali, cosa fino ad oggi avvenuta.
La Regione è necessario si faccia carico del coordinamento, con un coinvolgimento di tutti gli assessorati interessati per sfruttare il massimo delle competenze nella stesura del piano.
Le esperienze passate dimostrano che per progetti e piani straordinari come questo, gli strumenti di gestione ordinari sono insufficienti, inadeguati, dilatano i tempi di realizzazione fino a farli naufragare.
Regione Sardegna e Ministeri competenti devono dotare il piano di procedure snelle – chiare – rapide, eccezionali nell’eccezionalità del JTP e di tutto il processo.
E’ strategico avere una visione d’insieme del territorio, che nel suo complesso soffre dell’attuale crisi e che solo unitariamente potrà raccogliere la sfida della ripresa, nel rispetto delle prerogative delle singole comunità, ed inserito organicamente nel più ampio scenario dell’economia della Sardegna.
Per questo si deve pensare al coordinamento con gli altri progetti e quello complessivo di tutte le fonti finanziarie previste per il periodo 2021-2027, quali il Fondo Sviluppo e Coesione, il PNRR, ecc.
E’, infine, fondamentale e non più derogabile lo sblocco dei piani industriali in attesa di ripartenza, che rappresentano il primo passo verso l’abbandono del carbone e sono indispensabili per consentire il riavvio di attività da troppo tempo ferme al palo che, sole, sono in grado di dare fin da subito segnali di ripartenza dell’economia del territorio e di segnare finalmente la conclusione della stagione degli ammortizzatori sociali.

Il Coordinamento Industria La Segreteria della UST CISL
CISL Sulcis Iglesiente Sulcis Iglesiente
Dessì – Vincis – Saba

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