Le alte temperature di metà agosto hanno distrutto l’intera produzione della società “OstriCalasetta”, il danno supera il mezzo milione di euro
Le alte temperature di metà agosto hanno distrutto l’intera produzione della società “OstriCalasetta”, il danno supera il mezzo milione di euro. “OstriCalasetta” è nata nel gennaio 2015 dall’idea imprenditoriale di tre soci provenienti già dal settore ittico e di produzione alimentare, con l’intento di produrre e commercializzare frutti di mare, quali mitili, ostriche e vongole, nello specchio acqueo “Bugasu”, a Calasetta, in un’area di produzione di 60 ettari. Spinti dall’amore per il loro paese e dalla voglia di non lasciare la loro terra, i tre soci hanno deciso di promuovere un’iniziativa imprenditoriale molto coraggiosa.
Per avviare la produzione sono stati necessari tre anni, al termine dei quali è stato registrato il marchio “Tabarchin” che contraddistingue tutti i prodotti della “OstriCalasetta”, nata società cooperativa ed oggi srl.
Nei successivi tre anni, le produzioni della “OstriCalasetta” si sono fatte apprezzare via via sempre più e, recentemente, la società è riuscita a concludere un accordo commerciale con un colosso della grande distribuzione organizzata a livello nazionale. Stavano diventando un vero e proprio fiore all’occhiello di Calasetta.
Quando sembrava andare tutto nella giusta direzione ed iniziava a ripagare gli sforzi compiuti e le legittime aspirazioni dei tre soci e dei loro dipendenti, due settimane fa è accaduto l’imponderabile. L’eccezionale caldo di questo mese di agosto, ha elevato a dismisura la temperatura dell’acqua che, a fronte di una media del periodo di 24-25°C, ha raggiunto i 38-39°C a cavallo di Ferragosto. Il 19 agosto, l’amara scoperta: le valve di cozze, vongole ed ostriche, a causa dell’eccezionale calore dell’acqua, si sono aperte ed il loro contenuto si è letteralmente sciolto nell’acqua…
Il danno, come sottolineato all’inizio, è enorme, tra i 550.000 e i 600.000, tale da mettere letteralmente in ginocchio una piccola società, sicuramente in crescita ma ancora non in grado di sopportare una botta del genere, considerato che il settore non può attivare adeguate polizze assicurative in grado di attenuare il rischio d’impresa.
Ieri ho intervistato Antonello Puggioni, uno dei tre soci della “OstriCalasetta srl“, che ha ricostruito l’accaduto e ha spiegato le iniziative allo studio per cercare di superare la gravissima emergenza.
Giampaolo Cirronis
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