Comitato Porto Solky: «Con la SS 126 sparsa di limiti di velocità, il Sulcis non può più attendere gli interventi strategici per lo sviluppo del territorio»
«Nella strada gruviera SS 126 è un susseguirsi di limiti di velocità, spesso a 50 km/h, installati a causa della presenza di incroci a raso e di buche. Quindi se per quest’ultime ANAS a breve dovrebbe rifare il manto stradale in diversi tratti, per tutti gli altri interventi sulla viabilità territoriale proposti nel giugno 2020 che intenzioni ha l’assessorato dell’Industria che attualmente ha in consegna il Piano Sulcis e fondi residui?»
Lo dice Rolando Marroccu, uno dei tre coordinatori del Comitato Porto Solky.
«Per mettere in sicurezza la viabilità territoriale non sarà sufficiente il solo rifacimento del manto stradale. Paradossalmente le strade riasfaltate, incitando ad andare più veloci, potranno diventare più pericolose a causa degli innumerevoli incroci a raso e della ridotta sezione stradale – aggiunge Rolando Marroccu -. Il Sulcis con la sua rete viaria insufficiente e in condizioni precarie, da tutti ritenuta altamente pericolosa, non può più attendere i veri interventi strategici realmente funzionali allo sviluppo del territorio già previsti dalle linee di indirizzo del Piano Sulcis ovvero la messa in sicurezza della viabilità primaria del territorio dell’asse viario che va dal bivio Sirai verso le direttrici di Nuxis per il basso Sulcis e Calasetta per le isole.»
«Occorre ricordare – sottolinea Rolando Marroccu – che pochi giorni dopo la bocciatura del progetto del Nuovo Ponte di Sant’Antioco il Comitato Porto Solky, al fine di rimodulare velocemente i 57,5 milioni allora disponibili, aveva tempestivamente inviato alla Regione Sardegna le proposte sulla viabilità e sulla portualità che accoglievano la volontà formalmente espressa dai 16 Sindaci facenti parte del Piano Sulcis, i quali avevano partecipato alla Conferenza dei Servizi che aveva bocciato l’opera. Precisiamo che gli interventi sulla viabilità sono quelli già validati dal Piano Provinciale dei Trasporti e della Mobilità della ex Provincia di Carbonia Iglesias (PTMP).»
«A distanza di quasi due anni cosa si è fatto in merito alle proposte fortemente volute dal territorio? – conclude Rolando Marroccu -. Che risposte dà l’assessorato dell’Industria che attualmente detiene le sorti del Piano Sulcis?»
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