Claudia Firino: «Garantire un livello di istruzione nel territorio sardo equo, accessibile e di qualità per tutti gli studenti sardi».
Il miglioramento e l’innovazione della scuola sarda passano anche attraverso l’organizzazione della rete scolastica. Ne è fermamente convinta l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, che riassume così gli obiettivi delle linee guida del Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di ridefinizione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2015-2016, approvato ieri dalla Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru: «Garantire un livello di istruzione nel territorio sardo equo, accessibile e di qualità per tutti gli studenti sardi».
Impietosi, infatti, i dati attuali sulla scuola sarda, che fanno rilevare scarse competenze in lettura per il 27,3% degli studenti sardi (contro il 19,5% in Italia, dati OCSE-PISA), e in matematica 33% (contro il 24,7% Italia, dati ISTAT-DPS); un tasso di dispersione scolastica pari al 24,7%, superiore di 7,4 punti alla media nazionale e di 3,3 alla media del mezzogiorno e una percentuale stimata al 28% di giovani tra i 15 e i 19 anni che rinunciano agli studi.
Il sistema scolastico, priorità dichiarata di questa Giunta regionale, punta dunque all’innalzamento qualitativo degli studi a tutti i livelli, alla riduzione della dispersione, al miglioramento delle competenze degli studenti e a una migliore articolazione e distribuzione delle scuole nel territorio. «È nostra volontà dotare la Regione Sardegna di criteri propri per realizzare un’adeguata offerta formativa a partire dalla costituzione di un sistema scolastico integrato e promuovendo nuove scuole ispirate ai più avanzati modelli didattici», dichiara l’assessore Firino. «Intendiamo superare il modello delle pluriclassi, sostenere la creazione di poli territoriali scolastici e la cooperazione tra i Comuni e garantire la presenza della scuola nei territori che vivono situazioni di marginalità geografica ed economico-sociale. Le linee guida su cui abbiamo aperto il confronto mirano a consentire un’offerta di eccellenza portando innovazione e stabilità alle istituzioni scolastiche della Sardegna», sottolinea, infine, l’assessore della Pubblica Istruzione.
Nella medesima seduta di Giunta, sono stati anche approvati criteri e modalità per l’erogazione di 3 milioni di euro per gli assegni di merito a favore degli studenti universitari che ne abbiano i requisiti, finalizzata alla crescita del capitale umano e al superamento delle carenze delle competenze in materie tecnico-scientifiche e che saranno ripartiti tra il competente Servizio dell’assessorato della Pubblica Istruzione e gli Enti regionali per il Diritto allo Studio (ERSU) di Cagliari e di Sassari.
«La modifica dei criteri va soprattutto a favore degli studenti meritevoli e privi di mezzi perché le pari opportunità devono essere garantite anche nel diritto allo studio», commenta l’assessore. Ulteriori 3 milioni sono stati inoltre destinati ad abbattere i costi del fitto casa per gli studenti sardi che frequentano corsi universitari fuori dai comuni di residenza. Da ultimo, e sempre nell’ottica di garantire un’equità di trattamento e la fruibilità delle lezioni, dal Piano di interventi straordinari e imprevisti per il diritto allo studio è stato stanziato 1milione e 500mila euro ai Comuni che si trovano nell’impossibilità di fronteggiare i costi di trasporto degli alunni che, a causa del dimensionamento, frequentano presso sedi scolastiche ubicate in Comuni o frazioni diverse da quelli di residenza.
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