E’ iniziato l’8 febbraio il percorso partecipativo “Camminiamo insieme nel Parco” di Gutturu Mannu
E’ iniziato l’8 febbraio il percorso partecipativo “Camminiamo insieme nel Parco”. Dieci incontri nei dieci comuni del Parco Naturale di Gutturu Mannu per il percorso partecipativo che hanno come obiettivi l’ascolto ed il coinvolgimento delle comunità del territorio, contributi ed esperienze utili alla costruzione del Programma di Sviluppo economico e sociale del Parco. Gli incontri saranno occasione per avviare il dialogo, l’ascolto ed il confronto attivo con le comunità, conoscere le iniziative e le attività già presenti nel territorio, condividere gli strumenti di gestione del Parco, contribuire alla loro costruzione e scoprire insieme le opportunità future, verso un Parco volano dello sviluppo economico del territorio. Il percorso è stato messo a punto dal Parco in collaborazione con Poliste S.r.l. Società Benefit.
Dopo gli incontri di Santadi, Sarroch ed Assemini, i prossimi appuntamenti sono in programma domani 14 febbraio a Siliqua, il 16 a Uta, il 20 a Pula, il 22 a Capoterra, il 23 a Domus de Maria, il 24 a Villa San Pietro e, infine, il 27 febbraio a Teulada.
«Un percorso molto importante, fondamentale perché il Parco venga avvertito da tutte le comunità come proprio, come strumento di crescita e enorme opportunità economica e come strumento di tutela di un patrimonio che abbiamo ereditato dalle generazioni passate e dobbiamo tramandare, ancora migliore se possibile, a quelle future – ha detto Giacomo Porcu, sindaco del comune di Uta e presidente del Parco -. Le prime due serate sono state un successo e ricche di grandissimi spunti; aspettiamo altri contributi nelle prossime.»
«Abbiamo iniziato questo percorso di comunicazione e animazione territoriale partendo da tre strumenti fondamentali che la legge istitutiva del Parco ci dice di adottare: il Piano del Parco, il Programma di sviluppo economico e sociale e il Regolamento – ha aggiunto Carlo Murgia, Direttore del Parco -. Per fare questo abbiamo deciso di sentire e coinvolgere le popolazioni dei dieci comuni facenti parte del Parco. Soprattutto, vogliamo ascoltare, quindi conoscere quali sono anche i punti di debolezza del Parco, per poter crescere insieme.»
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