E’ stata inaugurata oggi in piazza Repubblica, a Carbonia, la posada del Cammino Minerario di Santa Barbara, nel ricordo di Giampiero Pinna
Questo pomeriggio, nell’edificio di piazza della Repubblica, ex Istituto Geometri, a Carbonia, è stata inaugurata la “Posada di Carbonia”, una nuova struttura ricettiva per l’ospitalità dei pellegrini che percorrono il Cammino Minerario di Santa Barbara. Il taglio del nastro è stato fatto dal sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, e dal sindaco di Iglesias, Mauro Usai, successore di Giampiero Pinna alla presidenza della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara.
Le posadas, nome in sardo di “piccolo albergo”, sono strutture dove i pellegrini possono trovare un letto, una doccia calda e il necessario per prepararsi in autonomia la colazione e la cena, al costo di 20 euro.
Questa è la quinta posada che viene aperta lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara.
L’edificio di Carbonia, adibito a posada, vanta una lunga storia: nasce nel 1936-38 come Centro di accoglienza delle maestranze in arrivo in città. Dopo la chiusura delle miniere è stato sede dell’Istituto tecnico per Geometri fino al 2010, successivamente ristrutturato e riportato alla sua forma originaria, allestendo al piano terra il Centro multimediale delle zone umide del Sulcis e al primo piano un ostello.
Dal luglio 2021 è stato acquisito in comodato d’uso da parte della provincia di Carbonia Iglesias, dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e adibito all’accoglienza dei pellegrini/escursionisti che percorrono il Cammino Minerario di Santa Barbara.
La sua riconversione a luogo di accoglienza per i pellegrini ha un significato simbolico: nasce come accoglienza per lavoratori e oggi diventa luogo di accoglienza per chi arriva a conoscere il nostro territorio e la sua storia. Tutto ciò nel ricordo del grande lavoro svolto dal compianto Giampiero Pinna, creatore della Fondazione Cammino Minerario Santa Barbara, che rappresenta un volano per lo sviluppo turistico del territorio, in grado di concretizzare appieno il concetto di mobilità lenta ed ecosostenibile e capace di raccogliere l’adesione e la presenza nel Sulcis di migliaia di turisti ed escursionisti.
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