22 November, 2024
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Vincenzo Tiana (Legambiente Sardegna): «A Portovesme è tramontato l’illusorio e dannoso progetto di supermetaniera della SNAM»

Una nota stringata della società GOLAR LNG LIMITED armatrice della super metaniera destinata a Portovesme ha comunicato che «Nel corso del trimestre è scaduto il termine di Snam per l’emissione dell’Avviso di procedere alla conversione FSRU dell’Artico Golar. I servizi di ingegneria e professionali capitalizzati per la conversione sono stati pertanto imputati alle spese di sviluppo del progetto, con contropartita imputazione del compenso ricevuto da Snam tra gli altri proventi di gestione. Golar sta valutando alternative per la nave, inclusi altri progetti di conversione, noleggio o vendita».

Vale a dire che la supermetaniera destinata a Portovesme non è più nella disponibilità della SNAM e la società proprietaria Golar sta valutando alternative di collocazione.

Legambiente già dal novembre del 2021 aveva fatto presente che il progetto era insostenibile dal punto di vista ambientale. È utile ricordare che si trattava di una metaniera di 300 metri di lunghezza e 43 metri di altezza, con capacità di 140.500 mc di gas, da ormeggiare per decenni nella modesta banchina del piccolo porto di Portovesme. Da Legambiente erano state inoltrate al Ministero osservazioni critiche circostanziate su tanti fattori:

  • Gli scenari energetici che contrastavano con le direttive europee;
  • L’impatto ambientale in un’area portuale di dimensioni molto ridotte;
  • Il palese conflitto della super metaniera con il traffico commerciale e passeggeri nell’area portuale;
  • L’impatto negativo sulla situazione sanitaria evidenziato con nettezza anche dall’ISS;
  • Sono stati anche evidenziati i notevoli problemi della sicurezza;

– il progetto della SNAM sul terminale GNL nel porto di Portovesme era apparso a rischio altamente rilevante sia per il sistema industriale di Portoscuso che per la popolazione del comune di Portoscuso;

– Non è apparso possibile applicare le misure di sicurezza previste dalle normative internazionali nella ristretta area portuale di Portovesme;

– Pertanto, abbiamo affermato che il progetto era assolutamente da respingere.

Inoltre, abbiamo sempre segnalato con nettezza la impossibilità del dragaggio a 14 metri di profondità (necessario per consentire l’accesso ed il posizionamento della supermetaniera), che via via è emerso in tutta la sua difficoltà. Allo stato attuale non esiste neanche un progetto, né un soggetto che lo dovrebbe eseguire, e le risorse finanziarie sono assolutamente insufficienti.

Accantonata la prospettiva illusoria del terminale GNL, la situazione presente e futura del polo industriale richiede una seria e realistica riflessione sulla necessità di chiudere il più rapidamente possibile con le industrie altamente energivore ed avviare nel contempo un’impegnativa riconversione sostenibile, basata sulle opportunità aperte dalla transizione energetica e fondata sullo sviluppo delle rinnovabili, al fine di risanare l’ambiente e migliorare il paesaggio.

Vincenzo Tiana

Responsabile energia Legambiente Sardegna

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