L’assessore della Sanità Luigi Arru: «Le strutture del sistema trasfusionale sono state accreditate nei tempi previsti».
Sono stati rispettati i tempi di accreditamento delle strutture del sistema trasfusionale regionale in possesso dei requisiti organizzativi, come previsti dall’Accordo Stato Regioni del 2010 tra Governo, Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano. La giunta regionale, nell’ultima riunione, ha approvato una delibera, la n. 53/3 proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, che certifica l’accreditamento del sistema nel suo complesso.
Il dispositivo prevede, inoltre, una serie di percorsi di miglioramento della qualità strutturale di alcune unità del sistema trasfusionale della Sardegna al fine di renderle sempre più aderenti alle necessità dei donatori e dei pazienti.
«Il percorso fin qui seguito – sottolinea l’assessore della Sanità – non deve considerarsi un punto di arrivo ma una importante tappa di un più articolato cammino che vede la sanità pubblica e il volontariato camminare fianco a fianco per garantire il miglior servizio possibile ai sardi, in un settore delicato e strategico per il nostro sistema sanitario. Si può affermare con soddisfazione che l’impegnativo obiettivo posto dall’Accordo Stato Regioni è stato raggiunto nei tempi previsti e che – conclude l’assessore Arru – oltre a quelle attualmente accreditate, sarà possibile inserire nuove strutture nel sistema, ovvero regolarizzare la posizione di alcune di esse.»
Spetterà ora ai commissari delle Aziende sanitarie e alle associazioni di volontariato, che garantiscono un prezioso e insostituibile apporto, riorganizzare la programmazione della raccolta del sangue, anche con l’ausilio delle autoemoteche. L’Assessorato svolgerà una funzione di controllo delle programmazioni e di verifica dei percorsi di regolarizzazione e di qualità del servizio.
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