Si è chiuso nei giorni scorsi, a Cagliari, l’ultimo modulo del corso internazionale “Medical Development in Europe”.
Si è chiuso nei giorni scorsi l’ultimo modulo del corso internazionale “Medical Development in Europe”. Organizzato dalle facoltà di Medicina dell’Università di Cagliari, il Karolinska Institute di Stoccolma (Svezia) e la facoltà di Medicina Jagiellonska di Cracovia (Polonia) – il corso è giunto alla settima edizione. Curato dai professori Hans Gillenhammer (Stoccolma), Tomasz Brzozowski (Cracovia) e Amedeo Columbano (Cagliari), dà diritto a 6.0 Ects (Crediti formativi e europei) facoltativi e rientra nell’offerta in lingua inglese dell’ateneo. Con il supporto della facoltà di medicina, del suo presidente, Paolo Contu, e di altri docenti responsabili delle relazioni e delle cliniche, il corso ha avuto la collaborazione dell’associazione studentesca ISAWO. “Medical Development in Europe” è un format unico in Europa di corso “itinerante” ed è un ponte dell’università di Cagliari per rafforzare le relazioni estere.
Sfera medica ma non solo: il corso ha affrontato elementi inerenti provenienza degli allievi, sistema sanitario europeo e legislazione sanitaria delle tre nazioni della Comunità europea. «Forniamo una più ampia conoscenza degli aspetti medici a livello internazionale per favorire una più rapida e completa integrazione dei laureati in medicina dei diversi Paesi» spiega il professor Columbano. Il corso, intanto, coglie un altro exploit: se alla prima edizione (2008/09) hanno partecipato dodici studenti, all’ultima hanno preso parte in 47, 18 di Stoccolma, 15 di Cracovia e 13 di Cagliari. Tra questi, statunitensi, norvegesi, spagnoli, coreani, cinesi e yemeniti, iscritti al Karolinska e a Cracovia.
Gli studenti selezionati nelle tre diverse sedi (in città con bando di facoltà) hanno seguito tre moduli: dal 16 al 22 dicembre a Stoccolma, dal 7 al 10 gennaio a Cracovia e dal 12 al 15 gennaio a Cagliari. Una scelta che dà la possibilità di verificare in loco modalità organizzative e didattica. Per la chiusura hanno svolto relazioni di pregio gli specialisti della facoltà cagliaritana di medicina Giovanni Caocci, Paolo Contu, Alessandro Zuddas, Ernesto D’Aloia, Gaetano Di Chiara, Francesco Marongiu e Valerio Mais. Inoltre, sono stati visitati i reparti di Ematologia (Giorgio La Nasa), Medicina interna (Francesco Marongiu), Ginecologia (Valerio Mais) e Radiologia (Eugenio Genovese).
Nella giornata conclusiva spazio ai “supercases”: gli studenti hanno affrontato problematiche cliniche riguardanti le possibili differenze in termini di patologie presenti in Svezia, Italia e Polonia. Durante la presentazioni dei “supercases”, hanno identificato e analizzato le possibili ragioni della diversa incidenza di patologie di varia natura (diabete, cancro, malattie cardiovascolari) riscontrata nell’Europa del Nord, Centro e Sud. L’esame finale è stato, in sintesi, un tentativo di capire e correggere, abitudini alimentari, stili di vita o altri possibili ragioni alla base delle differenze, a volte imponenti, di diverse patologie.
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