30 June, 2024
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Dalla 3ª B del Beccaria di Carbonia alle Nazioni Unite a New York, Adriana D’Aiello ha realizzato il suo sogno

NHSMUN (National School Model United Nations) è una simulazione diplomatica che ha luogo ogni anno a New York, permettendo a studentesse e studenti, provenienti da ogni parte del mondo, di mettersi nei panni dei delegati delle Nazioni Unite, di approfondire i temi più importanti dell’agenda politica internazionale, di immedesimarsi nel ruolo di ambasciatori ONU e imparare a destreggiarsi nella diplomazia. L’impegno di ogni partecipante inizia prima della partenza: ogni iscritto al programma, chiamato “Delegate”, è tenuto a frequentare un corso di preparazione online della durata di circa due mesi, con lezioni di due ore l’una, concentrate durante il week end (indicativamente da fine dicembre a fine febbraio, per partenze ai primi di marzo). Uno dei requisiti fondamentali è la conoscenza della lingua inglese ed il lavoro preparatorio può essere svolto singolarmente o in coppia. Alle studentesse e agli studenti delegati viene affidato un paese da rappresentare, obbligatoriamente diverso da quello di origine e del quale difendere al meglio gli interessi riguardo svariate tematiche; oltre al paese da rappresentare, viene definita anche la commissione in cui si lavorerà a New York. Adriana D’Aiello, 16 anni – originaria di Paringianu – studentessa seria e competente presso l’IIS Beccaria, sede di Carbonia, indirizzo di studi RIM (Relazioni internazionali per il Marketing) ha rappresentato la Jamaica, in commissione UNTOC (The United Nations Convention against Transational Organized Crime) una delle più importanti commissioni dell’ONU, che si occupa di temi relativi a questioni sociali, prevenzione del crimine e giustizia penale.

«Partecipando al progetto di simulazione diplomatica “NHSMUN” (National High School Model United Nation) tramite l’associazione WSC Italia, ho avuto l’opportunità di interagire e confrontarmi con studenti di tutto il mondo e di differenti età, di illustrare le mie idee e di lavorare in squadra per trovare soluzioni alle importanti problematiche che ogni giorno si presentano nel mondo; ho avuto, inoltre, modo di visitare la città dei miei sogni e di creare forti legami. Questa esperienza è stata estremamente formativa, un’importante occasione di crescita personale e di coinvolgimento.»

Nei giorni cosiddetti “di commissione”, Adriana ha esposto le sue idee con lo scopo di giungere a una risoluzione finale di un certo “topic”. Per arrivare ad essa, è stato necessario discutere e negoziare con gli altri rappresentanti e, infine, convincere i membri della commissione della bontà del proprio lavoro, per ottenere il voto. Davanti ad una platea ampia e varia dal punto di vista etnico, Adriana D’Aiello – forte del sostegno della famiglia, del supporto della docente Cinzia Crobu, sua guida nelle fasi preliminari e durante la meticolosa selezione, con l’incoraggiamento della classe, del corpo docenti e della dirigente prof.ssa Anna Dessì, si è messa in gioco; dal 4 al 12 marzo ha vissuto un’esperienza unica, dall’altra parte del mondo ed ha interagito con persone sconosciute, esclusivamente in lingua inglese, almeno durante le commissioni. In questi giorni la studentessa ha terminato i lavori di restituzione («già lo scorso anno, il Beccariaracconta orgogliosa la docente Cinzia Crobu, in veste di tutor PCTO era riuscito ad avere un primo “Delegate”, lo studente Ennio Rizzo») e ci è parso importante raccontare la sua esperienza, mettendo in luce la dedizione e l’impegno di questa giovane donna, già brillante negli studi ed eccellente nello sport, degna rappresentante del suo istituto e della sua terra.

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giampaolo.cirronis@gmail.com

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