Gli studenti dell’Istituto Agrario di Villamassargia ieri hanno proclamato lo sciopero in bianco
Gli studenti dell’Istituto Agrario di Villamassargia ieri hanno proclamato lo sciopero in bianco per la mancanza di attrezzature e il mancato completamento di alcuni edifici.
In una nota inviata ai responsabili del “Beccaria Emanuele Loi” di Carbonia e della sede di Villamassargia, gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Beccaria Emanuela Loi” sede di Villamassargia hanno comunicato la decisione di unirsi agli studenti della sede di Santadi, “stanchi” della situazione presente nel loro plesso scolastico, con l’avvio delle azioni di protesta, come assemblee straordinarie, sciopero in bianco, che andranno avanti ad oltranza, sino ad arrivare allo sciopero se le loro richieste non venissero ascoltate.
«Le nostre attività sono limitate o impossibilitate a causa della mancanza delle attrezzature e del mancato completamento di alcuni edifici:
- laboratorio di chimica non praticabile all’attività scolastica;
- laboratorio di trasformazione mai concluso;
- caseificio inefficiente;
- bagno inefficiente;
- una messa in sicurezza delle piante all’ingresso;
- palestra inesistente.
I problemi non sono presenti solo nell’edificio principale – si legge ancora nella nota degli studenti -, ma anche negli edifici dell’azienda scolastica, dove svolgiamo gran parte delle attività pratiche di PCTO. La scuola non ha ancora ottenuto le attrezzature che erano state finanziate dal Piano Sulcis, riguardanti l’implementazione del caseificio e del laboratorio di trasformazione. Si tratta di un istituto che è un punto di riferimento per il territorio dell’Iglesiente, in quanto accoglie alunni da tutto il territorio.
Nonostante le varie richieste e promesse fatte negli anni passati a cui non abbiamo ricevuto riscontro, invitiamo chi di dovere a venire per prendere visione della situazione descritta e assumere provvedimenti nel minor tempo possibile – conclude la nota -. In data 4 novembre 2024 gli studenti proclamano lo sciopero in bianco in attesa di risposte, altrimenti il prossimo passo sarà l’autogestione.»
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