La Giunta regionale ha dato il via libera al Piano triennale per la Prevenzione della corruzione 2015-2017.
La Giunta regionale ha dato il via libera al Piano triennale per la Prevenzione della corruzione 2015-2017.
Il Piano ha due obiettivi fondamentali: la promozione di azioni che possano prevenire il verificarsi di fenomeni corruttivi e il potenziamento delle misure che garantiscano la partecipazione della collettività per qualificare il livello di trasparenza della Regione. Un esempio: le deliberazioni adottate saranno rese disponibili e consultabili nel sito istituzionale entro sette giorni lavorativi dalla data di approvazione, in caso di prolungamento dei tempi saranno fornite le specifiche motivazioni.
I processi sono stati esaminati in termini di probabilità del manifestarsi di eventi corruttivi, dando una prima valutazione con un parametro numerico che va da 0 a 12, del grado di rischio. Questa prima mappatura dei rischi sarà riconsiderata a seguito di specifici interventi formativi che coinvolgeranno i dirigenti ed il personale dell’Amministrazione volti ad accresce le capacità di valutazione del rischio. Gli indici di valutazione della probabilità sono basati su elementi come la discrezionalità, la rilevanza esterna, la complessità e la frazionabilità del processo, il valore economico e i controlli. E’ stato per esempio assegnato un rischio di valore 9 a rilascio autorizzazione temporanea di beni del patrimonio regionale e 10 a processi come il rilascio di occupazione temporanea di specchi d’acqua per posizionamento di giochi d’acqua, e il massimo punteggio di rischio, ovvero 12, a processi come il rilascio di autorizzazione unica in materia energetica.
Il catalogo dei processi fa parte integrante del Piano triennale, ed è stato mappato dai dirigenti dell’Amministrazione regionale durante l’anno 2014, così come previsto dal Piano nazionale Anticorruzione che prevede che ogni Pubblica Amministrazione proceda alla mappatura dei processi a rischio corruttivo, in maniera tale da elaborare successivamente il Catalogo dei propri processi individuando le fasi di potenziale rischio.
Nel Piano sono definite le azioni di importanza fondamentale per la prevenzione della corruzione. Al primo posto l’attività di formazione e il rafforzamento delle competenze del personale, perché siano garantiti i comportamenti improntati alla responsabilità e all’integrità, e vengano tutelati i diritti dei cittadini, rispettando per esempio i termini dei procedimenti. Saranno inoltre adottati strumenti idonei per la tutela dei dipendenti che segnalano illeciti. Sarà messa in atto la rotazione degli incarichi, dirigenziali e non, specie nei settori a maggiore rischio di corruzione. Infine verranno pianificate procedure di controllo e monitoraggio sulla corretta applicazione delle misure preventive messe in campo.
Il 9 febbraio 2015 la Regione Sardegna ha sottoscritto un protocollo con Trasparency International – Italia che serve a supportare le attività del Responsabile per la trasparenza e prevenzione della corruzione.
Potenziamento canali di partecipazione. E’ previsto un potenziamento degli strumenti digitali, sia per il confronto con i cittadini, sia per favorire lo scambio con gli utenti interni al sistema Regione attraverso una piattaforma di e-democracy “Sardegna parteciPA”, saranno realizzate inoltre postazioni nel territorio che favoriscano la diffusione degli strumenti di partecipazione. Con questo obiettivo saranno organizzate, anche nel 2015, di concerto con gli Enti locali, le giornate della trasparenza nelle quattro province storiche.
La novità per il 2015 è l’avvio della consultazione pubblica, a carattere sperimentale, nella fase di formazione di bandi e capitolati, per potenziare il livello di partecipazione con i cittadini, perfezionare i requisiti e i criteri minimi e garantire la trasparenza delle procedure.
Nel Programma triennale per la trasparenza e integrità, che fa parte integrante del Piano anticorruzione, sono illustrati lo stato e i costi dell’amministrazione regionale, si dà conto dei risultati delle prime consultazioni pubbliche avviate con il questionario sulla legge di riordino in materia urbanistica ed edilizia e la consultazione pubblica sulla semplificazione, si dà rilievo alla volontà di incrementare gli Open Data nel sito istituzionale e si fa un resoconto sull’esperienza maturata nell’ambito della trasparenza e integrità nel 2014.
Il Piano ha due obiettivi fondamentali: la promozione di azioni che possano prevenire il verificarsi di fenomeni corruttivi e il potenziamento delle misure che garantiscano la partecipazione della collettività per qualificare il livello di trasparenza della Regione. Un esempio: le deliberazioni adottate saranno rese disponibili e consultabili nel sito istituzionale entro sette giorni lavorativi dalla data di approvazione, in caso di prolungamento dei tempi saranno fornite le specifiche motivazioni.
I processi sono stati esaminati in termini di probabilità del manifestarsi di eventi corruttivi, dando una prima valutazione con un parametro numerico che va da 0 a 12, del grado di rischio. Questa prima mappatura dei rischi sarà riconsiderata a seguito di specifici interventi formativi che coinvolgeranno i dirigenti ed il personale dell’Amministrazione volti ad accresce le capacità di valutazione del rischio. Gli indici di valutazione della probabilità sono basati su elementi come la discrezionalità, la rilevanza esterna, la complessità e la frazionabilità del processo, il valore economico e i controlli. E’ stato per esempio assegnato un rischio di valore 9 a rilascio autorizzazione temporanea di beni del patrimonio regionale e 10 a processi come il rilascio di occupazione temporanea di specchi d’acqua per posizionamento di giochi d’acqua, e il massimo punteggio di rischio, ovvero 12, a processi come il rilascio di autorizzazione unica in materia energetica.
Il catalogo dei processi fa parte integrante del Piano triennale, ed è stato mappato dai dirigenti dell’Amministrazione regionale durante l’anno 2014, così come previsto dal Piano nazionale Anticorruzione che prevede che ogni Pubblica Amministrazione proceda alla mappatura dei processi a rischio corruttivo, in maniera tale da elaborare successivamente il Catalogo dei propri processi individuando le fasi di potenziale rischio.
Nel Piano sono definite le azioni di importanza fondamentale per la prevenzione della corruzione. Al primo posto l’attività di formazione e il rafforzamento delle competenze del personale, perché siano garantiti i comportamenti improntati alla responsabilità e all’integrità, e vengano tutelati i diritti dei cittadini, rispettando per esempio i termini dei procedimenti. Saranno inoltre adottati strumenti idonei per la tutela dei dipendenti che segnalano illeciti. Sarà messa in atto la rotazione degli incarichi, dirigenziali e non, specie nei settori a maggiore rischio di corruzione. Infine verranno pianificate procedure di controllo e monitoraggio sulla corretta applicazione delle misure preventive messe in campo.
Il 9 febbraio 2015 la Regione Sardegna ha sottoscritto un protocollo con Trasparency International – Italia che serve a supportare le attività del Responsabile per la trasparenza e prevenzione della corruzione.
Potenziamento canali di partecipazione. E’ previsto un potenziamento degli strumenti digitali, sia per il confronto con i cittadini, sia per favorire lo scambio con gli utenti interni al sistema Regione attraverso una piattaforma di e-democracy “Sardegna parteciPA”, saranno realizzate inoltre postazioni nel territorio che favoriscano la diffusione degli strumenti di partecipazione. Con questo obiettivo saranno organizzate, anche nel 2015, di concerto con gli Enti locali, le giornate della trasparenza nelle quattro province storiche.
La novità per il 2015 è l’avvio della consultazione pubblica, a carattere sperimentale, nella fase di formazione di bandi e capitolati, per potenziare il livello di partecipazione con i cittadini, perfezionare i requisiti e i criteri minimi e garantire la trasparenza delle procedure.
Nel Programma triennale per la trasparenza e integrità, che fa parte integrante del Piano anticorruzione, sono illustrati lo stato e i costi dell’amministrazione regionale, si dà conto dei risultati delle prime consultazioni pubbliche avviate con il questionario sulla legge di riordino in materia urbanistica ed edilizia e la consultazione pubblica sulla semplificazione, si dà rilievo alla volontà di incrementare gli Open Data nel sito istituzionale e si fa un resoconto sull’esperienza maturata nell’ambito della trasparenza e integrità nel 2014.
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