Ignazio Locci (FI): «Dobbiamo evitare che carlofortini e maddalenini paghino il prezzo della privatizzazione».
«Sottoporre il diritto dei sardi a una mobilità sostenibile alle cieche logiche di mercato non può e non deve trasformarsi in un incubo per chi quotidianamente utilizza il traghetto per raggiungere la terra madre. Né può diventare l’occasione utile per tagliare i servizi e creare nuovi disoccupati. L’auspicio, dunque, è che l’assessore Massimo Deiana sappia ascoltare le esigenze dei sardi e da quelle partire. Soltanto dando udienza alle popolazioni interessate si può portare avanti un progetto di privatizzazione indolore. I fondi, del resto, almeno per ora, li mette la Regione e non dobbiamo fare sconti o regali a nessuno.»
Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna, commenta così le vicende legate al progetto di privatizzazione della Tirrenia che sta provocando forti reazioni nelle comunità maggiormente interessate, a La Maddalena e Carloforte.
Ignazio Locci fa riferimento alle recenti vicende legate alla privatizzazione della Tirrenia.
«Esattamente quattro anni fa si paventò il rischio che i sardi finissero isolati a causa dei giochi di mercato che guardano esclusivamente al profitto, a discapito del diritto dei cittadini alla mobilità a costi contenuti – rimarca il consigliere regionale di Sant’Antioco -. Un rischio, poi, divenuto tristemente realtà. Ma oggi, alla luce dell’esperienza passata, possiamo e dobbiamo evitare che carlofortini e maddalenini paghino il prezzo della privatizzazione.»
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