Manca ancora un anno alle elezioni comunali di Cagliari ma i Riformatori sardi già lavorano ad un progetto amministrativo alternativo al centrosinistra.
Manca ancora un anno alle elezioni comunali di Cagliari ma i Riformatori sardi già lavorano ad un progetto amministrativo alternativo al centrosinistra.
I Riformatori sardi sono molto critici sull’attuale amministrazione e considerano la Giunta Zedda impegnata solo ad occuparsi della manutenzione ordinaria della città senza dare una speranza ai cagliaritani attraverso una reale prospettiva di sviluppo ad un’economia in crisi ed un’alternativa all’emigrazione giovanile.
Ieri sera hanno parlato del progetto con il prof. Pasquale Mistretta, già Rettore e per decenni ordinario di Urbanistica all’Università di Cagliari, per aggiungere un tassello importante al percorso di costruzione di un’idea per la Cagliari del futuro che proporremo tra un anno ai nostri concittadini.già Rettore e per decenni ordinario di Urbanistica all’Università di Cagliari, per aggiungere un tassello importante al percorso di costruzione di un’idea per la Cagliari del futuro che proporremo tra un anno ai nostri concittadini.
Nel corso della riunione si è sottolineato come oggi i giovani dell’area metropolitana di Cagliari si sentano cagliaritani che abitano a Cagliari, Monserrato, Selargius, Quartu, Quartucciu. Alcuni grandi servizi sono già di fatto comuni, come gli ospedali ed il servizio idrico, altri non ancora, come la raccolta differenziata. La viabilità è un mosaico di soluzioni progettuali conflittuali, come si può vedere dalla sistemazione del viale Poetto lato Cagliari e lato Quartu, diversa per dimensionamento, filosofia e fruibilità.
Il prof. Mistretta ha sottolineato come la costruzione di una città metropolitana richieda coraggio da parte degli amministratori dei singoli comuni che la formano, che devono saper disegnare una mappa di grandi servizi comuni a tutta l’area, che non necessariamente potrebbero ricadere all’interno del proprio comune. Il nuovo sindaco di Cagliari che volesse concentrare tutti i servizi per i suoi concittadini dentro i confini comunali andrebbe contro gli interessi di una città metropolitana di vasta scala.
I Riformatori sardi si sono dunque trovati in sintonia con i punti centrali dell’esposizione del prof. Mistretta ed in particolare con il fatto che non ci possa essere un vero progetto della città senza una visione su quello che Cagliari e la sua area metropolitana sarà tra 20 anni, secondo un percorso condiviso con le comunità che la formano.
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