Il giornalismo sardo piange Giorgio Melis, scomparso ieri all’età di 76 anni.
Il giornalismo sardo piange Giorgio Melis, scomparso ieri all’età di 76 anni (era nato a Cagliari il 28 ottobre 1938). Iscritto all’Ordine dei giornalisti nel 1965, per alcuni decenni è stato una delle firme più prestigiose del giornalismo isolano. Ha iniziato la sua carriera al quotidiano L’Unione Sarda, per il quale ha lavorato per oltre vent’anni, arrivando a ricoprire il ruolo di condirettore e, a metà degli anni ’80, è passato alla Nuova Sardegna, nella veste di vice direttore. Vent’anni più tardi, ha avuto una breve esperienza, dal 2004 al 2006, al nascente Giornale di Sardegna e nei quotidiani EPolis, come direttore editoriale. Ha avuto inoltre esperienze televisive nelle due principali emittenti isolane, Videolina e Sardegna Uno.
«Il giornalismo è in lutto per la morte di Giorgio Melis, uno dei grandi protagonisti dell’informazione in Sardegna nel secondo dopoguerra.Penna brillante e firma di punta prima all’Unione Sarda e poi alla Nuova Sardegna, è stato per quarant’anni testimone della storia isolana, con commenti spesso polemici e pungenti.»
Lo ricorda così Filippo Peretti, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna.
«Un grande lutto per il giornalismo sardo e nazionale – ha commentato Franco Siddi, ex segretario della Fnsi – con lui muore un protagonista del giornalismo autonomista che si connette con il mondo, con competenza, ardore professionale e civile, cronista e editorialista implacabile.»
I funerali sono in programma oggi, alle 16.00, a Cagliari.
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