L’on. Piero Comandini interroga l’assessore della Sanità sulla soppressione dell’Unità operativa per le dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo.
Piero Comandini, consigliere regionale del Partito Democratico, è il primo firmatario di un’interrogazione che denuncia i diversi disagi che si sono registrati, a carico dei pazienti e delle famiglie, a seguito della delibera della ASL 8 n. 1.153 del 2013 che ha previsto la soppressione dell’Unità operativa per le dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo e il relativo accorpamento al Centro per il trattamento dei disturbi psichiatrici.
L’esponente del PD si fa portavoce dell’ARCAT Sardegna, degli utenti del servizio e delle famiglie coinvolte che hanno più volte manifestato pubblicamente la totale disapprovazione e preoccupazione rispetto a tali disposizioni, inizialmente giustificate dalla ASL come necessarie ai fini della razionalizzazione dell’attività di assistenza e contenimento dei costi, sottolineando che la scelta operata dalla ASL rischia di perdere i percorsi esistenti basati su una filosofia ecologico – sociale a favore di un servizio psichiatrico, provocando l’accentuamento dello stigma sociale e rischiando inoltre di non poter accogliere adeguatamente tutte quelle persone che non presentano i presupposti patologici necessari per essere curati presso il centro psichiatrico.
«La ASL 8 – sottolinea Comandini – con questo nuovo assetto aziendale opera una riorganizzazione che pone maggiore attenzione sulle situazioni che presentano una “doppia diagnosi” – disturbo psichiatrico e alcol correlato – rispetto a quelle con soli problemi di dipendenza che, in realtà rappresentano una maggioranza di casi con problemi legati all’alcol, disattendendo le aspettative delle centinaia di famiglie rappresentate e sostenute dai Club Alcologici Territoriali che operano in stretta collaborazione con la ASL.
L’Unità Operativa per le dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo con sede a Cagliari, rappresentava l’unica realtà regionale organizzata e rispondente ai criteri nazionali per il trattamento dei problemi correlati in sedi diversificate dagli ambulatori dei Ser.D., inoltre era diventata un punto di riferimento per associazioni, enti locali, scuole e tribunali, e rappresentava un modello di eccellenza a livello regionale e nazionale che non doveva in alcun modo essere soppressa o tantomeno assorbita in una struttura a connotazione psichiatrica.»
In conclusione, Piero Comandini sollecita l’assessore Luigi Arru a ripristinare l’Unità operativa per le dipendenze così come era prevista in origine, considerando che l’attuale situazione contravviene alle direttive nazionali e regionali in materia di dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo e, inoltre, siano aggiornate le locandine informative che devono essere pubblicate nelle sale da gioco, così come detta il decreto Balduzzi.
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