Verrà stipulato domani mattina il protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto di tutela, salvaguardia e conservazione dell’area di Porto Pino.
Verrà stipulato domani mattina, alle 10.30, presso la sala consiliare del comune di Sant’Anna Arresi, il protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto di tutela, salvaguardia e conservazione dell’area di Porto Pino finanziato con lo strumento finanziario comunitario LIFE+.
«Il comune di Sant’Anna Arresi – spiega il sindaco, Paolo Luigi Dessì – è da tempo impegnato nelle politiche locali per la salvaguardia e la tutela del territorio, nello sviluppo di progettualità e nella gestione di piani e progetti realizzati anche attraverso fondi comunitari. In coerenza con tali attività, il Comune ha attivato una partnership progettuale con il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari ed in particolare con il Coastal and Marine Geology Group (CMGG), al fine di promuovere la tutela, la salvaguardia e la conservazione dell’area di Porto Pino realizzando un progetto finanziato con lo strumento finanziario comunitario LIFE+. Il progetto ha avuto avvio ufficialmente a giugno 2014 e terminerà a maggio 2017 prevedendo una spesa complessiva pari a € 602.310,00, cofinanziata dalla Comunità Europea per il 50%.»
«Il comune di Sant’Anna Arresi – aggiunge Dessì – risulta beneficiario coordinatore e il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari Beneficiario Associato. Alla data odierna (aprile 2015) sono state avviate tutte le attività previste in progetto: azioni di preparazione, elaborazione di piani di gestione e/o di piani di azione, azioni concrete di conservazione, azioni di sensibilizzazione del pubblico e diffusione dei risultati, funzionamento complessivo del progetto e monitoraggio del progresso del progetto.
«Tra queste azioni, soprattutto per le ricadute sul territorio sia da un punto di vista turistico/culturale che da quello relativo alla crescita della consapevolezza del grande valore naturalistico/ambientale che la nostra terra possiede – conclude Paolo Luigi Dessì – riveste particolare importanza l’azione di coinvolgimento e condivisione dell’esperienza progettuale, in termini di ricadute e sostenibilità dei risultati, di altri e diversi enti pubblici mediante la costituzione di un rete di supporto formalizzato con la stipula di un protocollo di intesa.»
Gli enti coinvolti nel progetto sono l’assessorato regionale dell’Ambiente, l’Ente Foreste della Sardegna, il comune di Teulada, il comune di Masainas, il GAL Sulcis, l’Unione dei Comuni del Sulcis, l’ex Provincia Carbonia Iglesias, il Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna.
NO COMMENTS