22 November, 2024
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La Sardegna, anche grazie alle risorse comunitarie, è in prima linea nella lotta alla dispersione scolastica.

Scuola G. Marconi 2 copia
La Sardegna, anche grazie alle risorse comunitarie, è in prima linea nella lotta alla dispersione scolastica. L’obiettivo della Giunta Pigliaru consiste nel creare un sistema integrato di sostegno alle famiglie e di rafforzare il welfare studentesco per prevenire l’abbandono scolastico. Oltre agli strumenti finanziari messi in campo con risorse proprie, la Regione nel prossimo settennio potrà contare su una quota consistente dei 155 milioni di euro a valere sul Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo. Il tema è al centro della seconda giornata di eventi organizzati a Cagliari per la presentazione del POR FSE 2014-2020. Per l’occasione, la Regione ha avviato una campagna di formazione e informazione, e il contest “Se mi lasci non cresci”, teso a promuovere e consolidare le conoscenze sul Fondo Sociale Europeo da parte dei giovani, e renderli protagonisti attraverso la realizzazione di video che testimonino la loro percezione sull’importanza della formazione e, in generale, sul valore dell’istruzione. «Senza un’adeguata preparazione scolastica e senza una formazione mirata – ha sottolineato l’assessore del Lavoro, Virginia Mura – i giovani hanno difficoltà enormi a inserirsi nel mercato del lavoro.»
Uno degli assi del Fondo Sociale investe sul capitale umano attraverso il rafforzamento e l’integrazione dei sistemi dell’istruzione e della formazione. Utilizzeremo le risorse europee per evitare, innanzitutto, che i giovani abbandonino la scuola. «Quindi – ha aggiunto l’assessore del Lavoro – concentreremo i nostri sforzi per ridurre il divario tra le competenze acquisite e quelle richieste dal sistema delle imprese». Dello stesso tenore le dichiarazioni dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino.
«Ogni ragazzo che abbandona la scuola oggi è un probabile disoccupato domani. Questo – ha detto l’assessore Firino – i nostri giovani devono capirlo. La Regione, con il piano Iscola, li aiuta a trovare luoghi più accoglienti, docenti che sappiano rispondere alle loro esigenze, sostegno all’interno delle scuole, tecnologia, sperimentazione didattica, mezzi di trasporto. L’Europa offre altre opportunità che si integrano per realizzare un sistema scolastico di qualità, disegnato a partire dalle esigenze dei ragazzi e che dia loro gli strumenti per trovare il proprio posto nel mondo e saper decifrare la realtà.»
Una delle iniziative che hanno contraddistinto l’attività della Regione in quest’ultimo anno è il progetto A.R.DI.SCO (azioni di recupero della dispersione scolastica). Tra il 2014 e il 2015, sono stati avviati 45 corsi che hanno coinvolto circa 550 giovani di tutta la Sardegna.
I corsi hanno avuto una durata biennale, e hanno consentito ai ragazzi di conseguire una qualifica spendibile nel mercato del lavoro. Le attività formative hanno riguardato diversi ambiti professionali, in particolare l’area della ristorazione, del benessere, dell’agroalimentare, dell’elettronica e della meccanica. Con il Programma Garanzia Giovani, inoltre, sono stati finanziati ulteriori 17 corsi per circa 200 allievi. Ieri, infine, sempre a Cagliari, si è conclusa la manifestazione EUROPLAY – Giochi d’Europa 2015, torneo multidisciplinare sportivo che ha visto la partecipazione di giovani di 25 istituti scolastici provenienti da tutta la Sardegna e altri tre in rappresentanza di Repubblica Ceca, Germania e Francia. Al termine delle gare di calcio a 5, pallacanestro pallacanestro e pallavolo, si sono svolte le premiazioni alla presenza dell’assessore del Lavoro Virginia Mura. È stato anche assegnato un Premio Fair Play, consistente in un buono di 1.000 euro per l’acquisto di materiale didattico da parte dell’istituto scolastico vincitore.

 

Venerdì, a Iglesias
Tra le delibere appr

giampaolo.cirronis@gmail.com

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