Il messaggio di Bonino e Bachelet a “Women for Expo Alliance”: «Le donne determinanti nella lotta allo spreco di cibo».
E’ necessario che le donne abbiano più potere in politica e nei ruoli decisionali. Anche così potranno impegnarsi con profitto contro lo spreco alimentare. E’ questo il messaggio lanciato dal presidente del Cile, Michelle Bachelet, e il presidente di Women For Expo, Emma Bonino, al termine di un incontro che si è tenuto al padiglione cileno. L’evento, al quale ha partecipato anche il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, è stata l’occasione per lanciare insieme la Women for Expo Alliance, una sorta di manifesto di azioni concrete da attuare per evitare di gettare quotidianamente tonnellate di cibo, creato da Women for Expo International in collaborazione con la FAO e il Programma Alimentare Mondiale.
«La lotta alla fame e alla malnutrizione devono diventare delle priorità per la politica internazionale, solo così potremo trovare delle soluzioni concrete e immediate», ha detto Bachelet, ricordando che in Cile negli ultimi anni si sono fatti notevoli passi in avanti nel campo dell’istruzione, delle cure sanitarie e della coesione sociale, eliminando notevoli sacche di povertà tra la popolazione.
«Al giorno d’oggi il potere è ancora largamente nelle mani degli uomini – ha constatato con una punta di amarezza Emma Bonino -; è giunto il momento di dar vita ad un deciso cambio di passo, permettendo alle donne di ambire a ruoli di responsabilità. Proprio nel campo della lotta alla malnutrizione il contributo dell’universo femminile potrà essere determinante, ed è su questo auspicio che si fonda la Women for Expo Alliance.»
«Purtroppo i cambiamenti, nella vita come nella politica, spesso incontrano notevoli resistenze da parte di gruppi di interesse che mirano a mantenere il potere precostituito – ha concluso Michelle Bachelet -. Sta a noi donne rompere questo circolo vizioso e dimostrare con i fatti di meritare di ambire a posizioni di prestigio in ambito politico, sociale ed economico. Si tratta di un processo lungo e difficile ma che sta ottenendo i primi risultati confortanti in diverse parti del mondo.»
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