22 November, 2024
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Dal 9 all’11 giugno si è svolto l’incentive di presentazione del progetto “EntroTerra”.

Dal 9 all’11 giugno si è svolto, in alcune delle località più suggestive del Sulcis, l’incentive di presentazione del progetto “EntroTerra”, sviluppato dalle cooperative Ecotopia e Biosphaera, operanti nella Provincia di Vicenza, e la cooperativa Sémata. Il focus dell’intensa tre giorni, cui hanno preso parte gli operatori provenienti dal Veneto e numerosi operatori locali, si è concentrata sul profondo legame che, fin dall’antichità, unisce l’uomo al territorio. Attraverso alcune visite mirate, è stato possibile apprezzare la valenza naturalistica e paesaggistica dei siti di più antica frequentazione umana, ma anche le tracce delle più recenti vicende urbanistiche del Sulcis, con i suoi numerosi siti di fondazione novecentesca. Il progetto è vincitore del Bando per il finanziamento di interventi a favore delle reti di imprese operanti nella Regione Autonoma della Sardegna e nella Regione Veneto che si inserisce nelle attività POR FESR SARDEGNA 2007-2013, obiettivo operativo 6.2.2: “Sostenere i processi di crescita e innovazione del sistema delle imprese”,

Il progetto è realizzato dalle cooperative Ecotopia e Biosfera, operanti in Veneto, e dalla Società Cooperativa Sémata, referente per la Sardegna. Tutti i partner, nell’ottica di un proficuo scambio di competenze, hanno visitato  i territori in cui gli altri svolgono la propria attività. La cooperativa Sémata ha scelto, quale gestore del Sistema Museale del Comune di Santadi, di raccontare la Sardegna dal punto di vista sulcitano, valorizzando un territorio dalle enormi potenzialità, in parte ancora inespresse. Il Sistema Museale del comune di Santadi, costituito dal Museo Civico Archeologico, dal Museo etnografico “Sa Domu antiga” e dall’area archeologica di Pani Loriga, viene proposto, nelle attività del progetto, come il centro di riferimento per la memoria delle vicissitudini umane sul territorio e dell’importanza identitaria della valorizzazione delle attività agricole tradizionali e dell’enogastronomia di eccellenza. Oltre alle strutture museali di Santadi, l’incentive  ha previsto visite alle terre di bonifica, alle zone umide del Basso Sulcis, e alle testimonianze della grande epopea mineraria del Novecento.

Particolare attenzione è stata dedicata anche alle potenzialità escursionistiche presenti nella foresta di Pantaleo, e nelle strutture didattiche che rendono il complesso dell’ex distilleria una delle attrattive più interessanti del contesto paesaggistico sulcitano. Molteplici e variegate sono le tappe di un percorso che ha dato l’opportunità di far conoscere e apprezzare il Sulcis agli operatori provenienti dal Veneto e agli operatori che, sul territorio sardo, propongono attività escursionistiche attraverso luoghi in cui natura, storia e cultura appaiono inevitabilmente legati, ma spesso non omogeneamente promossi e valorizzati.

Il coinvolgimento degli operatori locali, previsto per la Sardegna e per il Veneto, è uno dei tratti distintivi dell’operazione, che si pone come un tentativo di costruire, grazie all’iniziativa delle aziende private, una rete di collaborazione tra chi opera nel settore del turismo esperienziale e, in senso lato, della promozione dei territori.

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