Fanno discutere le diffide dell’assessorato dell’Urbanistica a 7 Comuni per la mancata adozione definitiva dei loro PUC in adeguamento ai PPR.
Giuseppe Meloni, consigliere regionale del Partito Democratico e sindaco del comune di Loiri Porto San Paolo, interviene sul tema dell’adeguamento del PUC al PPR per quei 7 comuni che riceveranno nei prossimi giorni la diffida da parte dell’assessorato regionale dell’Urbanistica ai sensi della legge regionale n. 8/2015.
«Intervengo in merito alla vicenda delle diffide che sette comuni della Sardegna riceveranno nei prossimi giorni, da parte dell’assessorato regionale dell’Urbanistica in merito alla mancata adozione definitiva dei loro PUC in adeguamento ai PPR, al fine di chiarire brevemente quanto segue», scrive Giuseppe Meloni.
«Se questa non fosse una materia seria, verrebbe da sorridere o comunque ironizzare nel constatare che vengono “sbattuti in prima pagina” come inadempienti proprio quei comuni virtuosi che, anziché restare immobili, hanno deciso di avviare con atti concreti le procedure volte all’adeguamento dei loro PUC al PPR.
In verità, quella che prevede l’invio della diffida ai comuni, è una procedura d’ufficio che si attiva in base alla nuova legge n. 8/2015, recentemente approvata in Consiglio regionale. Ed è prevista per i caso in cui trascorrano più di 12 mesi tra la prima e la seconda adozione dei PUC.»
«Anche nella qualità di componente della commissione urbanistica in seno al Consiglio regionale – aggiunge Giuseppe Meloni -, sono stato tra quei consiglieri che hanno voluto con convinzione questa procedura, con lo scopo di accelerare le pratiche “dormienti”. Tutto a vantaggio dei Comuni, i quali mediante osservazioni puntuali potranno dimostrare in taluni casi, per esempio, che la mancata adozione definitiva sia dovuta a cause a loro non imputabili e magari, come spesso accade, riconducibili alla negligenza di vari uffici regionali. Tutti i comuni, in particolare costieri, che non hanno a tutt’oggi i loro PUC adeguati al PPR, e che non hanno ricevuta la diffida, sono i veri comuni inadempienti (la maggior parte dei Comuni della Sardegna), ossia quelli che sono talmente indietro da non aver ancora adottato i PUC nemmeno in via preliminare.»
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