Oriana Putzolu (Cisl): «Investire in tecnologia innovativa deve essere uno degli obiettivi del nuovo piano industriale della Regione».
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«Investire in tecnologia innovativa deve essere uno degli obiettivi del nuovo piano industriale della Regione, che deve conciliare insieme nuova occupazione, soprattutto giovanile ad al tasso culturale, rispetto dell’ambiente e rilancio produttivo di aree attualmente a forte disagio economico. L’industria aerospaziale può garantire queste tre condizioni. Anche perché significativamente già presente nell’isola con alcune realtà d’avanguardia pubbliche e private specializzazione sul test, validazione, qualifica e training di velivoli militari e civili, riunite nel Distretto Aerospaziale della Sardegna, nato nel 2013.»
Lo scrive in una nota, Oriana Putzolu, segretario generale della Cisl Sardegna.
«La nostra regione – aggiunge Oriana Putzolu – presenta alcune caratteristiche particolarmente rilevanti ai fini del potenziamento dell’industria aerospaziale. A cominciare dalla presenza del Sardinian Radiotelescope(SRT) con possibilità di impieghi nel campo della radioastronomia, geodinamica e scienze spaziali con i collegamenti che questi settori naturalmente hanno con l’elettronica, informatica, la meccanica avanzata. L’industria aerospaziale può contare altresì sugli spazi e le potenzialità del Poligono Sperimentale del Salto di Quirra, dove oggi operano circa 1.000 lavoratori. La conversione del PISQ in un polo tecnologico esclusivamente orientato verso l’industria civile d’avanguardia per seguire, monitorare i velivoli in volo e in orbita, monitoraggio ambientale e idrogeologico, risolverebbe l’annoso problema delle servitù militari senza incidere negativamente – ma anzi migliorando e riqualificando l’occupazione – sul mantenimento dei posti di lavoro.»
«La presenza di aree aeroportuali, sotto utilizzate e prossime alla dismissione come Fenosu (Oristano) e Tortolì, inoltre, consente l’utilizzo immediato di zone di collaudo e sperimentazione anche al servizio dei distretti di specializzazione di altre zone d’Italia per la creazione di una filiera nazionale aerospaziale. Come sempre nell’inoltrarsi in queste nuove frontiere dello sviluppo – conclude il segretario generale della Cisl Sardegna -, il fattore tempo diventa componente essenziale per la riuscita di un progetto, dove la concorrenza – come è stato dimostrato dalla sperimentazione con i droni – non ammette ritardi.»
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