La Giunta regionale sta lavorando ad una politica sul credito agricolo per andare incontro alle difficoltà del settore.
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«Siamo consapevoli del fatto che in Sardegna è dal 2008 che non esiste una vera politica sul credito agricolo capace di venire incontro alle gravi difficoltà finanziarie di numerose realtà produttive e ci siamo attivati subito per recuperare le risorse e rimettere in moto una macchina ferma da troppo tempo.»
Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nel fare il punto sull’impegno della Giunta Pigliaru in tema di credito e salute finanziaria delle aziende agricole sarde.
«Nei mesi scorsi – ha proseguito l’assessore dell’Agricoltura – abbiamo recuperato fondi da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare). In una serie di incontri abbiamo poi condiviso con le organizzazioni di categoria strade e modalità operative, il cui ultimo tassello è l’attivazione del credito attraverso l’istituzione del fondo di rotazione da intraprendere con le energie e le risorse della Finanziaria regionale (Sfirs), che ad oggi sta seguendo la questione nei suoi uffici.»
L’assessorato sta inoltre valutando una serie di proposte pervenute da Ismea, che sta riattivando linee di credito per le imprese agricole ed ha spiegato che l’idea è quella di creare «un nuovo strumento capace di sostenere con il sistema bancario il credito delle aziende che non riescono ad avere accesso alle misure già in essere. Un intervento da 15 milioni di euro da suddividere su due comparti: primario (imprese agricole), con circa 10 milioni, e della trasformazione con i restanti 5».
Il progetto si svilupperà da un lato sulla ristrutturazione classica del credito preesistente, con una riqualificazione del debito da breve a medio termine, e dall’altro sulla concessione di nuovo credito, con una liquidità spesso indispensabile per dare ossigeno alle aziende.
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