Copagri critica le Agenzie regionali: «Approvati i programmi senza sentire i rappresentanti dei produttori».
Approvati i programmi delle agenzie regionali agricole ma senza il parere delle associazioni di categoria. Lo scorso 8 agosto la Giunta Regionale ha infatti approvato i programmi di Laore, Agris e Argea. Programmi poi trasmessi il 3 settembre al Consiglio regionale, dove giacciono in commissione Agricoltura.
Inutilmente Copagri ha sollecitato (verbalmente e per iscritto in più di un’occasione) i commissari, i direttori delle agenzie e lo stesso assessore dell’Agricoltura a organizzare specifici incontri per una verifica dello stato di attuazione dei programmi in vigore e per partecipare all’elaborazione dei nuovi programmi.
«Non è concepibile – ha dichiarato Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri – giustificare un tale atteggiamento di indifferenza, visto che le Agenzie non sono funzionali a se stesse, ma sono al servizio del mondo agricolo. I produttori agricoli, attraverso le loro organizzazioni, hanno il sacrosanto diritto di poter esprimere le loro valutazioni su quanto fatto e di indirizzare i programmi delle agenzie verso la soddisfazione dei loro reali bisogni, viste anche le notevoli risorse ad esse destinate che assorbono quasi totalmente il finanziamento destinato all’assessorato dell’agricoltura.»
Pietro Tandeddu, coordinatore regionale di Copagri, aggiunge: «L’articolo 4 della legge 13 del 2006, di riforma degli enti agricoli e di istituzione delle agenzie, prevede la costituzione di una Consulta agricola, espressione delle organizzazioni professionali e cooperative. La Consulta, mai istituita, prevede che essa eserciti funzioni consultive e di supporto alla Giunta regionale nelle fasi di elaborazione e verifica dei programmi di indirizzo delle agenzie. Sarebbe ora di istituirla, ma nelle more dell’approvazione della relativa delibera, non si comprende cosa ostacoli l’apertura di un confronto con le organizzazioni professionali».
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