23 November, 2024
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Forza Italia: «Stop alla procedura pubblica per l’affidamento del servizio Adi (Assistenza domiciliare integrata) bandita dalla Asl 8».

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Il gruppo consiliare di Forza Italia Sardegna chiede lo stop alla procedura pubblica per l’affidamento del servizio Adi (Assistenza domiciliare integrata) bandita dalla Asl 8.

«Requisiti stringenti e clausole illegittime – spiega il consigliere regionale Ignazio Locci – escludono la partecipazione delle piccole imprese alla gara pubblica che mette a bando quasi 38 milioni di euro per due anni di servizio prorogabili per un terzo. La sorpresa arriva nei requisiti a carattere economico-finanziario, quando si specifica che ciascuna impresa per partecipare deve poter vantare un bilancio, o altro documento fiscale o tributario equivalente, già approvato al momento della pubblicazione del Bando e complessivamente non inferiore a 1,5 volte il valore della gara. Ma ciò che appare particolarmente discutibile è che in caso di raggruppamenti temporanei, consorzi ordinari di Concorrenti, aggregazioni tra imprese aderenti al contratto di rete e GEIE, il precedente requisito (bilancio non inferiore a 1,5 volte il valore della gara) dovrà essere posseduto da ciascun componente del plurisoggetto.»

«Il gruppo consiliare di Forza Italia Sardegna – aggiunge Ignazio Locci – ritiene che il bando in questione debba essere annullato in quanto illegittima la clausola che, in caso di raggruppamenti temporanei di imprese, richiede per ciascun componente un fatturato non interiore a 1,5 volte il valore del lotto, a pena di esclusione. Per questo ho presentato un’interrogazione (vedi allegato) sottoscritta dall’intero gruppo e rivolta al Governatore della Sardegna e all’Assessore regionale alla Sanità per sapere se siano a conoscenza della procedura aperta per l’affidamento del servizio Adi indetta dal commissario straordinario della ASL di Cagliari; quali azioni intendano avviare per richiamare la ASL di Cagliari al rispetto della normativa di settore che sancisca inequivocabilmente i principi di proporzionalità, libera concorrenza e parità di trattamento nelle procedure di gara. E ancora, quali iniziative intendano porre in essere, con estrema urgenza, al fine di annullare la procedura aperta. E a ogni buon conto – conclude Ignazio Locci –, sarà nostra cura segnalare il fatto all’Autorità Nazionale Anticorruzione, competente in materia di vigilanza dei contratti pubblici, affinché svolga le dovute verifiche.»

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