La Giunta regionale ha stanziato 725 milioni di euro fino al 2019 per creare nuova occupazione e rilanciare l’economia.
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La Giunta regionale ha stanziato 725 milioni di euro fino al 2020, 229 milioni solo per il 2015 per sostenere la competitività delle imprese sarde, creare nuova occupazione e rilanciare l’economia. Su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, l’Esecutivo, infatti, ha approvato la Strategia imprese e competitività all’interno della Programmazione Unitaria 2014-2020. Un serrato lavoro all’interno della Cabina di Regia istituita a marzo con gli assessori dell’Industria Maria Grazia Piras, del Turismo Artigianato e Commercio Francesco Morandi, dell’Agricoltura Elisabetta Falchi e della Pubblica Istruzione e Beni Culturali Claudia Firino ha portato alla delibera approvata dopo le Strategie Scuola-Università e Lavoro. Identico il principio alla base del lavoro della Cabina di Regia, ovvero programmare tutte insieme le risorse disponibili – europee, nazionali e regionali – destinandole a un settore nella sua interezza e per tutta la durata della programmazione, cardine su cui ha ruotato l’intera manovra finanziaria.
«La programmazione unitaria è una scelta di governo di questa giunta, e c’è stato un grande impegno da parte di tutti gli assessori coinvolti – ha detto il presidente Pigliaru aprendo la presentazione della delibera alla stampa -. Partiamo da una situazione estremamente difficile e sappiamo che i problemi non conoscono confini tra assessorati e competenze. L’obiettivo è aiutare tutte le imprese, di tutti i settori e di tutte le dimensioni. Il primo punto è l’innovazione, che deve permeare l’intero sistema produttivo, perché cresca attraverso lo sviluppo tecnologico. Poi l’internazionalizzazione, perché non si può continuare a pensare solo ai piccoli, affaticati mercati locali quando là fuori c’è un intero mondo potenzialmente interessato ai nostri prodotti. Dopo la grande promozione di Expo ora lavoriamo per aprire i mercati e continuare ad attrarre investimenti. Ancora, sappiamo che per parlare con l’esterno le imprese devono crescere e soprattutto fare rete tra loro, così da poter assumere tanti giovani con alte qualifiche. Il nostro ruolo è mettere le imprese nelle condizioni di compiere questo percorso.»
«Al centro di questo intervento c’è l’impresa. L’impresa che fa investimenti, che mette in gioco capitale e rischia, che crea lavoro e nuova occupazione – ha sottolineato il vicepresidente della Regione -. Quindi non pensiamo per settori, non solleviamo barriere: un’impresa è un’impresa e noi con questo intervento così importante vogliamo per esempio favorire l’internazionalizzazione, gli investimenti, la filiera e le reti d’impresa, per creare subito nuova occupazione e far ripartire l’economia della nostra terra. Allo stesso tempo, pur superando le barriere settoriali, individuiamo strumenti finanziari specifici per agevolare gli investimenti delle micro imprese che operano in prevalenza nell’artigianato e nel commercio: per il 2015 sono già disponibili 8 milioni di euro». Nella Strategia appena approvata sono compresi anche strumenti specifici per le imprese che operano in agricoltura e nei processi di prima trasformazione dei prodotti agricoli, per esempio vino e formaggi.
La Strategia Competitività interessa dunque più assessorati. L’Agricoltura, con l’assessore Elisabetta Falchi che ha annunciato il ricorso anche a bandi a sportello che abbiano una visione di filiera per accelerare i tempi e favorire le imprese; l’Industria, per la quale l’assessore Maria Grazia Piras ha assicurato il ruolo di accompagnamento delle piccole imprese verso l’internazionalizzazione e l’alta formazione del Management grazie a un accordo con l’Istituto per il commercio estero; i Beni Culturali, con l’assessore Claudia Firino che ha ribadito l’importanza della presenza dell’industria culturale e della creatività che prelude alla crescita professionale ed economica del settore per il quale si concretizza un deciso rafforzamento, anche attraverso la creazione di reti e il sostegno alle residenze creative; e il Turismo, con un doppio livello di intervento come ha spiegato l’assessore Morandi: assicurare un livello di sopravvivenza post crisi alle imprese e aiutarle a investire e dunque a crescere, in una logica multisettoriale che non schiaccia anzi rispetta le specificità delle imprese che hanno pari dignità.
La programmazione si divide in due parti. La prima, trasversale per tutti i tipi d’impresa, finanzia: Innovazione e Ricerca; Internazionalizzazione e Attrazione degli Investimenti; gli investimenti delle Imprese o delle Reti. La seconda si occupa nello specifico di Turismo e Imprese Creative. Le strategie per il comparto Pesca e Acquacoltura e gli investimenti per le aree umide sono attualmente oggetto di definizione e saranno inquadrati all’interno delle risorse e degli strumenti del Piano Operativo della Pesca (FEAMP 2014-2020) previsto per il prossimo anno.
I 229 milioni del 2015 derivano per la maggior parte da fonti comunitarie (75%), in parte minore da finanziamenti regionali (24%) e per la restante da fonti statali (1%). Cinque, dunque, gli obiettivi previsti dalla delibera.
Sviluppo tecnologico e innovazione – Ci sono 37 milioni nel 2015 e oltre 170 per tutto il periodo a disposizione per innovazione, ricerca industriale e sperimentale, promozione di start up innovative nel settore agricolo.
Internazionalizzazione e Attrazione investimenti – 11 milioni e mezzo quest’anno e 23 nei prossimi.
Sostegno alle imprese e Reti di imprese – Progetti di filiera e sviluppo locale, pacchetti integrati di agevolazione e contratti di Investimenti, razionalizzazione del sistema dei Consorzi Fidi, strumenti di accesso al credito per le imprese agricole: 148 milioni nel 2015, 395 fino al 2020.
Turismo sostenibile – Valorizzazione degli attrattori ambientali e del patrimonio materiale e immateriale della Sardegna: 20 milioni quest’anno, 68 fino alla fine della programmazione.
Imprese Creative – Tredici milioni nel 2015 e 68 fino al 2020 per sviluppo e promozione dei servizi culturali e ricreativi, promozione della lettura, rafforzamento delle infrastrutture materiali e immateriali a supporto del sistema culturale.
«Scelte importanti, finanziamenti mirati, utilizzo di tutti i fondi disponibili contemporaneamente, niente sovrapposizioni e duplicazioni: su questi principi ha lavorato la Cabina di Regia dal 16 marzo in poi e sta già lavorando alle prossime priorità» ha sottolineato l’assessore Paci.
«In sintesi stiamo mettendo in campo una strategia per creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese: programmi, azioni, bandi risorse», ha concluso il presidente Pigliaru.
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