Dopo la denuncia di Mauro Pili sulla visita di una commissione in provincia di Oristano, cresce l’allarme per i rifiuti nucleari in Sardegna.
Poco più di un mese fa, il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, dichiarò in un’intervista al TG3 della Sardegna, che «difficilmente la Sardegna sarà scelta quale sede del deposito unico dei rifiuti nucleari». In quell’occasione, il ministro spiegò che la Sardegna presenta forti controindicazioni, ad iniziare dalla sua collocazione geografica ed ha aggiunto che se in Sardegna c’è una grande mobilitazione contraria a qualsiasi ipotesi di dislocazione del deposito nel suo territorio, il Governo non potrà non tenerne conto.
Ieri, il deputato di Unidos Mauro Pili ha denunciato che i tecnici di Sogin, Ispra ed ENEA insieme a commissione dismissione nucleare hanno compiuto un blitz segreto nell’Oristanese, dove sarebbero stati individuati due siti potenziali per la realizzazione del deposito unico nazionale per le scorie nucleari.
Secondo il deputato iglesiente, quella che poteva essere un’opzione, in questi giorni sta diventando sempre più un pericolo per l’Isola e sia Ispra che Sogin starebbero spingendo verso la Sardegna.
Oggi Mauro Pili ha pubblicato su facebook «chi è venuto in Sardegna in gran segreto a cercare siti nucleari. Se confermano le loro visite li licenziano, e quindi smentiscono. Del resto operano sotto segreto di Stato, in terra Sarda». «In queste ultime ore – ha aggiunto Mauro Pili – tre politicizzati membri della commissione che deve giudicare i siti per il deposito unico delle scorie nucleari in Sardegna hanno dichiarato che non hanno fatto parte di nessuna delegazione per il sopralluogo in provincia di Oristano. Come ho già detto preventivamente non mi sarei mai aspettato la loro conferma. Del resto essendo sottoposti all’obbligo del segreto di Stato sarebbero stati licenziati in tronco. E quindi la loro smentita è solo funzionale a mantenere la poltrona e l’incarico. Per quanto mi riguarda confermo tutto: l’organismo denominato Osservatorio Conclusione Ciclo Nucleare è stato in Sardegna nei giorni scorsi. Ha visitato segretamente due siti nella provincia di Oristano. Tra tecnici e assimilati ci sono stati dei contrasti tra favorevoli e contrari ai siti sardi. E’ emerso nel corso del sopralluogo il palese favore verso queste aree da parte di Sogin e di Ispra.»
«Tra questi signori, basta leggere i curriculum – ha scritto Mauro Pili -, ci sono quelli che si sono occupati della scelta di Scanzano e quelli che si definiscono esperti nello smaltimento di scorie nucleari.
E’ davvero singolare che uno Stato vigliacco tenti di smentire ciò che sa perfettamente essere vero. Il sopralluogo è stato gestito con un fare furtivo, silenzioso e clandestino e la dimostrazione è data dal fatto che mentre erano in Sardegna stavano contemporaneamente pianificando la visita di questi giorni a Trino Vercellese, sede di una centrale Nucleare dismessa. Pubblico l’elenco dei componenti dell’osservatorio per rendere edotti tutti dell’esistenza di un organismo con un mandato, secretato ma non troppo, di verificare i siti per il deposito nucleare.
«Ogni smentita è pari ad una conferma – ha concluso Mauro Pili -, del resto loro giocano sulla testa della Sardegna pensando al segreto di Stato che grava sulla loro.»
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