La Giunta regionale ha esteso la misura Flexicurity ai lavoratori espulsi dal settore tessile.
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La Giunta regionale ha esteso, con delibera proposta dall’assessore del Lavoro Virginia Mura, la misura Flexicurity ai lavoratori espulsi dal settore tessile. L’intervento interessa potenzialmente tutti i lavoratori ricompresi nell’accordo sottoscritto il 7 agosto scorso dalla Presidenza della Regione Sardegna con le organizzazioni sindacali del settore della provincia di Nuoro e potrà essere attivato a richiesta dei singoli lavoratori che, qualora interessati, dovranno attestare al Csl di competenza il loro status (lavoratori proveniente da settore tessile, fruitori ed ex fruitori di Cig o mobilità, ex legge 223/91 e/o deroga).
«Un nuovo passo nella attuazione di quanto sottoscritto. Dispiace che chi ha firmato l’accordo lo stia già disconoscendo prima che il comitato di monitoraggio ne abbia verificato l’efficacia», afferma l’assessore del Lavoro Virginia Mura intervenendo nel dibattito sollevato negli ultimi giorni, a mezzo stampa, dai rappresentanti sindacali del comparto tessile del nuorese. «Sono molto preoccupata per i lavoratori – aggiunge Virginia Mura – ai quali vengono veicolate delle notizie non rispondenti al reale che possono alimentare false speranze, e che non vengono invece informati correttamente sulle misure che riguardano le loro posizioni e possono assicurare loro un futuro nel mercato del lavoro.»
«Del tema si sta interessando da tempo direttamente anche la Presidenza della Regione – ha detto il capo di gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu -. Con l’accordo firmato lo scorso 7 agosto si è stabilito come metodo di confronto il ricorso al Comitato di monitoraggio, di cui fanno parte anche le organizzazioni sindacali. Questa è ritenuta concordemente la sede più idonea per lavorare insieme, verificare l’applicazione degli accordi e ricercare l’ottimale risoluzione di problemi complessi come quelli rappresentati dalle situazioni di questi lavoratori. Poiché stiamo lavorando per un fine comune, è opportuno essere tutti coerenti con gli impegni presi». E, infatti, venerdì 2 ottobre a Cagliari, nella sede della Presidenza della Regione, è convocato il Comitato di monitoraggio per procedere all’analisi dello stato di realizzazione delle misure contenute nell’accordo e alla verifica del rispetto degli impegni assunti dalle parti.
Sono 412 i lavoratori espulsi dal settore tessile della provincia di Nuoro che hanno cessato di ricevere gli ammortizzatori sociali nel 2014. A questi andranno aggiunti circa altrettanti addetti, che hanno vissuto o stanno per vivere la medesima situazione nel 2015 e 2016. Per affrontare la vertenza, il 7 agosto scorso tra Regione e organizzazioni sindacali è stato sottoscritto un accordo che individua, in via sperimentale, l’utilizzo di alcune misure predisposte dall’assessorato del Lavoro. La misura Flexicurity – con una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro – è stata ulteriormente estesa a quei lavoratori del comparto provenienti dalla mobilità ordinaria. Ancora: il nuovo bando Welfare to Work, destinato esclusivamente agli addetti del tessile con una dotazione di 3 milioni di euro reperiti dall’Assessorato, è pronto e a giorni troverà l’assegnazione del plafond da parte dell’assessorato competente. Inoltre, l’Assessorato del Lavoro, in collaborazione con Sfirs, ha organizzato due incontri di formazione tecnica destinati a coloro che hanno già manifestato l’intenzione di avviare una nuova attività imprenditoriale, per fornire tutto il supporto informativo necessario al fine di richiedere un finanziamento con i fondi del Microcredito. I seminari si sono tenuti il 4 settembre a Macomer e l’11 a Siniscola.
«Un nuovo passo nella attuazione di quanto sottoscritto. Dispiace che chi ha firmato l’accordo lo stia già disconoscendo prima che il comitato di monitoraggio ne abbia verificato l’efficacia», afferma l’assessore del Lavoro Virginia Mura intervenendo nel dibattito sollevato negli ultimi giorni, a mezzo stampa, dai rappresentanti sindacali del comparto tessile del nuorese. «Sono molto preoccupata per i lavoratori – aggiunge Virginia Mura – ai quali vengono veicolate delle notizie non rispondenti al reale che possono alimentare false speranze, e che non vengono invece informati correttamente sulle misure che riguardano le loro posizioni e possono assicurare loro un futuro nel mercato del lavoro.»
«Del tema si sta interessando da tempo direttamente anche la Presidenza della Regione – ha detto il capo di gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu -. Con l’accordo firmato lo scorso 7 agosto si è stabilito come metodo di confronto il ricorso al Comitato di monitoraggio, di cui fanno parte anche le organizzazioni sindacali. Questa è ritenuta concordemente la sede più idonea per lavorare insieme, verificare l’applicazione degli accordi e ricercare l’ottimale risoluzione di problemi complessi come quelli rappresentati dalle situazioni di questi lavoratori. Poiché stiamo lavorando per un fine comune, è opportuno essere tutti coerenti con gli impegni presi». E, infatti, venerdì 2 ottobre a Cagliari, nella sede della Presidenza della Regione, è convocato il Comitato di monitoraggio per procedere all’analisi dello stato di realizzazione delle misure contenute nell’accordo e alla verifica del rispetto degli impegni assunti dalle parti.
Sono 412 i lavoratori espulsi dal settore tessile della provincia di Nuoro che hanno cessato di ricevere gli ammortizzatori sociali nel 2014. A questi andranno aggiunti circa altrettanti addetti, che hanno vissuto o stanno per vivere la medesima situazione nel 2015 e 2016. Per affrontare la vertenza, il 7 agosto scorso tra Regione e organizzazioni sindacali è stato sottoscritto un accordo che individua, in via sperimentale, l’utilizzo di alcune misure predisposte dall’assessorato del Lavoro. La misura Flexicurity – con una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro – è stata ulteriormente estesa a quei lavoratori del comparto provenienti dalla mobilità ordinaria. Ancora: il nuovo bando Welfare to Work, destinato esclusivamente agli addetti del tessile con una dotazione di 3 milioni di euro reperiti dall’Assessorato, è pronto e a giorni troverà l’assegnazione del plafond da parte dell’assessorato competente. Inoltre, l’Assessorato del Lavoro, in collaborazione con Sfirs, ha organizzato due incontri di formazione tecnica destinati a coloro che hanno già manifestato l’intenzione di avviare una nuova attività imprenditoriale, per fornire tutto il supporto informativo necessario al fine di richiedere un finanziamento con i fondi del Microcredito. I seminari si sono tenuti il 4 settembre a Macomer e l’11 a Siniscola.
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