Raimondo Perra: «Il disavanzo di 399 milioni della sanità sarda è frutto di una manovra finalizzata all’adozione di un piano di rientro che dovrà essere negoziato con il Ministero».
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«Il disavanzo tendenziale di 399 milioni registrato dalla sanità sarda per il 2015 non è frutto di maggiori spese ma di una manovra più articolata finalizzata all’adozione di un piano di rientro che dovrà essere negoziato con il Ministero.»
Lo ha dichiarato il presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra, rappresentando la necessità di spiegare «quello che a volte i numeri non dicono». «In realtà – ha aggiunto Perra – ha Sardegna ha deciso di ridurre i fondi della Sanità relativi al 2015 allineandoli agli standard nazionali, pur non essendo obbligata a farlo perché i costi del settore sono interamente a suo carico».
«Dopo questo primo intervento – ha aggiunto Perra – è emerso che sui conti per l’anno in corso la spesa è cresciuta ma questo è dovuto al fatto che il budget di partenza era inferiore, al netto di alcune spese eccezionali come quelle dei farmaci per il contrasto all’epatite C e dell’incremento dell’Irap.»
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